III Comm: monitoraggio liste di attesa, i consiglieri (2)
(ACON) Trieste, 30 lug - DT - "Uno degli elementi cardine della
legge - ha evidenziato in apertura del dibattito Massimo Blasoni,
PdL, e primo firmatario della norma in questione - era il
desiderio che la Commissione monitorasse puntualmente ogni azione
volta a ridurre le liste di attesa. Tema complesso, certo, ma la
politica non può abdicarvi. In quel provvedimento, poi, ha
ricordato, abbiamo posto l'accento sulla responsabilità: dei
direttori sanitari, dei medici di base, dei cittadini. E abbiamo
ragionato sull'informatizzazione del sistema sanitario, sulla
rapidità nell'ottenere un referto, sull'allineamento tra
prestazione privata, spesso rapidissima, e pubblica, talvolta
troppo lenta.
Visto, dunque, che il nostro obiettivo è sconfiggere le liste di
attesa, farò in modo che questa Commissione ne discuta e abbia un
rapporto dettagliato ogni tre mesi. I dati di oggi ci dicono che
i direttori sanitari si sono attivati, ma anche che i primi veri
risultati li avremo tra altri tre mesi. Eventualmente, ha
concluso Blasoni, invocheremo ulteriori risorse con la prossima
Finanziaria".
"Per metabolizzare davvero il report occorre tempo, e qui in
Commissione ne abbiamo avuto poco", ha annotato Sergio Lupieri
per il PD. Quel che appare è che l'andamento di miglioramenti e
peggioramenti dipende da molti fattori (l'acquisto di un
macchinario, o l'assunzione di personale), solo il tempo ci darà
delle indicazioni più precise per comprendere il trend e non solo
un momento. La legge del centrodestra non è partita da zero, ha
ripreso infatti politiche integrate nella sanità attivate dalla
Giunta Illy".
"I dati sono poco significativi, d'altra parte sono passati
appena tre mesi dall'entrata in vigore della norma, ha affermato
Roberto Asquini (Misto). Comunque, alcune liste di attesa sono
ancora molto lunghe. Se questi, allora, dovessero essere i numeri
dopo un ulteriore periodo di assestamento, allora la norma
avrebbe perso la sua efficacia, allora l'assessorato dovrebbe
prendere atto della sua incapacità e non resterebbe altro che
rivolgersi ai privati e far fare a loro quello che noi, come
pubblico, non siamo riusciti a realizzare".
Su dati e numeri ancora tutti da verificare ha concordato Piero
Colussi, di IdV-Citt. "E' importante, ha affermato, capire perché
ci siano stati miglioramenti e peggioramenti, il monitoraggio si
calibra sull'anno".
"Una legge superflua (la complessità stessa della materia non può
essere risolta con una norma) e dati troppo variabili in
quest'indagine", è stata la posizione di Stefano Pustetto, SA-SD.
Che poi ha aggiunto: "la Commissione si è riunita
strumentalmente, dopo 90 giorni non si può discutere di nulla".
(fine)