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III Comm: monitoraggio liste di attesa, i consiglieri (2)

30.07.2009
16:39
(ACON) Trieste, 30 lug - DT - "Uno degli elementi cardine della legge - ha evidenziato in apertura del dibattito Massimo Blasoni, PdL, e primo firmatario della norma in questione - era il desiderio che la Commissione monitorasse puntualmente ogni azione volta a ridurre le liste di attesa. Tema complesso, certo, ma la politica non può abdicarvi. In quel provvedimento, poi, ha ricordato, abbiamo posto l'accento sulla responsabilità: dei direttori sanitari, dei medici di base, dei cittadini. E abbiamo ragionato sull'informatizzazione del sistema sanitario, sulla rapidità nell'ottenere un referto, sull'allineamento tra prestazione privata, spesso rapidissima, e pubblica, talvolta troppo lenta.

Visto, dunque, che il nostro obiettivo è sconfiggere le liste di attesa, farò in modo che questa Commissione ne discuta e abbia un rapporto dettagliato ogni tre mesi. I dati di oggi ci dicono che i direttori sanitari si sono attivati, ma anche che i primi veri risultati li avremo tra altri tre mesi. Eventualmente, ha concluso Blasoni, invocheremo ulteriori risorse con la prossima Finanziaria".

"Per metabolizzare davvero il report occorre tempo, e qui in Commissione ne abbiamo avuto poco", ha annotato Sergio Lupieri per il PD. Quel che appare è che l'andamento di miglioramenti e peggioramenti dipende da molti fattori (l'acquisto di un macchinario, o l'assunzione di personale), solo il tempo ci darà delle indicazioni più precise per comprendere il trend e non solo un momento. La legge del centrodestra non è partita da zero, ha ripreso infatti politiche integrate nella sanità attivate dalla Giunta Illy".

"I dati sono poco significativi, d'altra parte sono passati appena tre mesi dall'entrata in vigore della norma, ha affermato Roberto Asquini (Misto). Comunque, alcune liste di attesa sono ancora molto lunghe. Se questi, allora, dovessero essere i numeri dopo un ulteriore periodo di assestamento, allora la norma avrebbe perso la sua efficacia, allora l'assessorato dovrebbe prendere atto della sua incapacità e non resterebbe altro che rivolgersi ai privati e far fare a loro quello che noi, come pubblico, non siamo riusciti a realizzare".

Su dati e numeri ancora tutti da verificare ha concordato Piero Colussi, di IdV-Citt. "E' importante, ha affermato, capire perché ci siano stati miglioramenti e peggioramenti, il monitoraggio si calibra sull'anno".

"Una legge superflua (la complessità stessa della materia non può essere risolta con una norma) e dati troppo variabili in quest'indagine", è stata la posizione di Stefano Pustetto, SA-SD. Che poi ha aggiunto: "la Commissione si è riunita strumentalmente, dopo 90 giorni non si può discutere di nulla".

(fine)