III Comm: presentato monitoraggio su liste di attesa (1)
(ACON) Trieste, 30 lug - DT - Lo aveva previsto, la norma: a
tre mesi dall'entrata in vigore, l'Agenzia regionale della sanità
ha presentato un rapporto sullo stato di attuazione della legge
sul contenimento delle liste di attesa. E lo ha fatto dinanzi
alla III Commissione consiliare, presieduta da Giorgio Venier
Romano(UDC).
Non solo: ha monitorato gli stessi tempi di attesa delle
prestazioni sanitarie in tutto il Friuli Venezia Giulia e - come
ha rilevato Giorgio Simon, Area del governo clinico dell'Agenzia
- i primi risultati si vedono. Perché è vero che in alcuni casi
aumentano, ma dall'ultimo report (aprile 2009, mentre gli ultimi
dati si riferiscono a luglio) le liste di attesa diminuiscono. I
dati, ha spiegato Simon, ci sono arrivati dalle Aziende
sanitarie, l'Agenzia poi ha proceduto con una sua rilevazione
telefonando ai loro call-center e incrociando i dati".
Questo, per i tempi di attesa. Ma dopo l'approvazione della norma
sono state anche altre le attività svolte dall'Agenzia. A
iniziare proprio dal Programma 2009 per il contenimento dei tempi
di attesa per ciascuna area vasta fino alla ripartizione delle
risorse: quindi, all'area vasta isontino-giuliana andranno 467
mila euro, a quella udinese 656 mila e a quella pordenonese 377
mila euro. Un totale di un milione e 500 mila euro circa sui 2 a
disposizione, "la quota che rimane - ha precisato Simon - la
destineremo una volta compreso come vanno le cose con i tempi di
attesa e per gli eventuali rimborsi ai cittadini".
Gli articoli del pdl prevedevano anche altro: ad esempio, il
monitoraggio sui tempi di risposta dei referti. In generale,
secondo il report dell'Agenzia dal prelievo al referto passano
due giorni lavorativi. Poi (altro impegno della legge) si è
avviata l'uniformità dei comportamenti di tutte le Aziende per le
prestazioni urgenti, sul superamento dei tempi delle prestazioni
invece è in corso di elaborazione una proposta, e lo stesso vale
per sanzionare il cittadino che non si presenta all'esame (anche
se sempre più spesso il call-center richiama giorni prima
ricordando all'utente la visita o l'esame).
Altro obiettivo, l'anagrafe unica regionale (per chiamare con lo
stesso nome ovunque un esame o altro): entro la fine dell'anno 7
delle 11 Aziende sanitarie la condivideranno. Il catalogo delle
prestazioni elencherà sia le prestazioni ambulatoriali sia quelle
di ricovero. Rimane il nodo degli sportelli CUP dato che a oggi
l'offerta è determinata in modo indipendente dalle singole
Aziende, secondo accordi di area. E per quanto concerne i
call-center, altro modo per prenotare una visita, in Friuli
Venezia Giulia sono tre e con qualche problema: la capacità di
risposta è migliorata negli anni, ma si potrebbe fare meglio.
Attualmente i disservizi sono causati perlopiù dall'offerta
disomogenea tra le varie aree, da una cattiva gestione delle
agende (alcune vengono aperte a tempo e per pochissimi posti), e
dalla non conoscenza dell'organizzazione aziendale. Attualmente
le chiamate evase rappresentano il 40% del totale dei contatti.
(segue)
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