CR: pdl associazioni combattentistiche, i relatori (6)
(ACON) Trieste, 30 lug - DT - Riconoscere la funzione sociale,
culturale ed educativa delle associazioni delle forze dell'ordine
e di quelle combattentistiche e d'arma. E sostenerle
economicamente nelle loro molteplici attività. Lo prevede la
proposta di legge a firma dai consiglieri del PdL Antonio
Pedicini, Franco Baritussio, Roberto Marin, Paolo Ciani, Roberto
Novelli e Bruno Marini.
Un provvedimento snello (tre articoli in tutto), come ha spiegato
illustrandolo all'Aula Pedicini, per queste importanti e
significative realtà associative il cui scopo - ha affermato -
non si limita allo svolgimento di cerimonie rievocative, raduni,
mostre e convegni sulla storia patria, ma anche a una pluralità
di iniziative culturali. Soprattutto, attività con ricadute
importanti sull'educazione al senso civico, sulla diffusione
della cultura della legalità.
La proposta di legge quindi prevede la concessione di contributi
per le attività promosse da queste associazioni: sarà un
regolamento messo a punto dalla Giunta a definire modalità e
termini per la presentazione delle domande e i criteri di riparto
dei contributi.
Tanto per avere un'idea, le Associazioni combattentistiche e
d'arma sono una realtà molto diffusa nella nostra regione: un
recente studio dell'Osservatorio per la sussidiarietà del Centro
servizi volontariato del Friuli Venezia Giulia ne ha censite ben
682 (86 a Gorizia, 157 a Pordenone, 17 a Trieste e 682 a Udine).
Non si sa quante siano esattamente le persone coinvolte, comunque
non meno di alcune decine di migliaia.
A bocciare invece la norma è stato il relatore di minoranza,
Mauro Travanut, consigliere regionale del PD. "Siamo i primi - ha
annotato - a riconoscere che le associazioni combattentistiche e
d'arma svolgono un ruolo importante nella nostra società, ma
siamo anche convinti che questo provvedimento giunga in un
momento poco opportuno e crei imbarazzo a molti degli stessi
destinatari che, proprio perché dotati di alto senso civico, ben
si rendono conto che con una gravissima crisi economica e sociale
in atto, le scarse risorse disponibili della Regione è opportuno
vengano impiegate prioritariamente nei settori in sofferenza
della società regionale.
Per quanto riguarda il finanziamento, ha aggiunto, queste
associazioni basano la loro attività sulla contribuzione degli
aderenti, integrata - in occasione di particolari iniziative - da
contributi pubblici e privati. Riteniamo che questa impostazione
debba essere mantenuta anche per l'avvenire.
Peraltro, poiché non siamo contrari a che la Regione conceda un
riconoscimento, sia pure simbolico, all'attività meritoria delle
associazioni combattentistiche e d'arma, proporremo una norma
finanziaria che preveda il contributo di 1 euro per ciascuna
delle 682 realtà associative, con una spesa complessiva di 682
euro, che riteniamo accettabile dal punto di vista della
sostenibilità finanziaria e - ha concluso Travanut - densa di
significato sotto il profilo simbolico".
(segue)