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CR: pdl associazioni combattentistiche, i relatori (6)

30.07.2009
16:49
(ACON) Trieste, 30 lug - DT - Riconoscere la funzione sociale, culturale ed educativa delle associazioni delle forze dell'ordine e di quelle combattentistiche e d'arma. E sostenerle economicamente nelle loro molteplici attività. Lo prevede la proposta di legge a firma dai consiglieri del PdL Antonio Pedicini, Franco Baritussio, Roberto Marin, Paolo Ciani, Roberto Novelli e Bruno Marini.

Un provvedimento snello (tre articoli in tutto), come ha spiegato illustrandolo all'Aula Pedicini, per queste importanti e significative realtà associative il cui scopo - ha affermato - non si limita allo svolgimento di cerimonie rievocative, raduni, mostre e convegni sulla storia patria, ma anche a una pluralità di iniziative culturali. Soprattutto, attività con ricadute importanti sull'educazione al senso civico, sulla diffusione della cultura della legalità.

La proposta di legge quindi prevede la concessione di contributi per le attività promosse da queste associazioni: sarà un regolamento messo a punto dalla Giunta a definire modalità e termini per la presentazione delle domande e i criteri di riparto dei contributi.

Tanto per avere un'idea, le Associazioni combattentistiche e d'arma sono una realtà molto diffusa nella nostra regione: un recente studio dell'Osservatorio per la sussidiarietà del Centro servizi volontariato del Friuli Venezia Giulia ne ha censite ben 682 (86 a Gorizia, 157 a Pordenone, 17 a Trieste e 682 a Udine). Non si sa quante siano esattamente le persone coinvolte, comunque non meno di alcune decine di migliaia.

A bocciare invece la norma è stato il relatore di minoranza, Mauro Travanut, consigliere regionale del PD. "Siamo i primi - ha annotato - a riconoscere che le associazioni combattentistiche e d'arma svolgono un ruolo importante nella nostra società, ma siamo anche convinti che questo provvedimento giunga in un momento poco opportuno e crei imbarazzo a molti degli stessi destinatari che, proprio perché dotati di alto senso civico, ben si rendono conto che con una gravissima crisi economica e sociale in atto, le scarse risorse disponibili della Regione è opportuno vengano impiegate prioritariamente nei settori in sofferenza della società regionale.

Per quanto riguarda il finanziamento, ha aggiunto, queste associazioni basano la loro attività sulla contribuzione degli aderenti, integrata - in occasione di particolari iniziative - da contributi pubblici e privati. Riteniamo che questa impostazione debba essere mantenuta anche per l'avvenire.

Peraltro, poiché non siamo contrari a che la Regione conceda un riconoscimento, sia pure simbolico, all'attività meritoria delle associazioni combattentistiche e d'arma, proporremo una norma finanziaria che preveda il contributo di 1 euro per ciascuna delle 682 realtà associative, con una spesa complessiva di 682 euro, che riteniamo accettabile dal punto di vista della sostenibilità finanziaria e - ha concluso Travanut - densa di significato sotto il profilo simbolico".

(segue)