SA-PRC: Kocijancic, più controlli su sicurezza lavoro
(ACON) Trieste, 03 ago - COM/AB - Due notizie simili e molto
recenti, passate peraltro senza troppa enfasi sulle testate
locali, fanno esprimere al consigliere regionale di SA-PRC Igor
Kocijancic forte preoccupazione per quello che definisce un nuovo
salto di qualità in negativo nelle relazioni sindacali.
La prima riguarda una querela per diffamazione promossa dai
vertici della Lucchini Severstal nei confronti di un sindacalista
della Failms - Cisal componente della RSU aziendale dello
stabilimento di Trieste (e anche RLS - rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza), che sarebbe reo di aver
puntualizzato troppo, in un'intervista, sulla durezza dei turni
di lavoro e la mancanza di correttivi nelle misure di sicurezza,
non intervenuti nemmeno dopo la morte del giovane Dusan Poldini,
avvenuta l'anno scorso. Il secondo caso invece riguarda il
licenziamento di un delegato della CGIL Funzione pubblica, che
sarebbe stato disposto a seguito di un provvedimento disciplinare
contestato al lavoratore, anch'esso rappresentante sindacale,
anch'esso colpevole - sembrerebbe - di aver protestato per la
gravità e l'eccessiva durezza delle condizioni di lavoro,
specialmente dei turni notturni massacranti e svolti con un
numero di addetti troppo esiguo rispetto al numero di ospiti, in
prevalenza anziani non autosufficienti.
Vi é stata poi, sempre in questi giorni, la segnalazione della
denuncia di interruzione di pubblico servizio (questa risalente a
cinque anni fa) ai danni di un autista che aveva fermato
l'autobus (con l'impianto di condizionamento guasto), in seguito
a un malore, proprio per non mettere a rischio la sicurezza dei
passeggeri.
Questi casi - a giudizio di Kocijancic - sono tutti esempi di un
inasprimento a senso unico della parte datoriale (sia essa
pubblica o privata) nei confronti di lavoratrici o lavoratori che
trovano ancora il coraggio di segnalare situazioni anomale o di
lottare per il miglioramento delle proprie condizioni di lavoro e
di sicurezza. Nei casi in cui questo lavoro è rivolto ad altre
persone (ormai diventano utenti da trattare alla stessa stregua
sia gli anziani non autosufficienti di una struttura protetta sia
i viaggiatori di un mezzo pubblico) va da sé che il lavoratore
non si preoccupa solo delle proprie condizioni, ma anche del
potenziale maggiore benessere dei destinatari del servizio che
sta svolgendo.
Anche riguardo alla Ferriera di Servola è interesse della
cittadinanza che i lavoratori possano esprimere liberamente le
loro critiche e le loro denunce (tante tragedie nazionali sono
avvenute proprio perchè sono state ignorate le denunce dei
lavoratori) che sono i più consapevoli di certi pericoli
(incidenti ferroviari, disastri ambientali e altro).
Oltre a esprimere piena solidarietà ai lavoratori colpiti da tali
provvedimenti, Kocijancic ritiene che quanto segnalato dovrebbe
indurre nuovamente le competenti direzioni centrali
dell'Amministrazione regionale (nel caso della Lucchini Severstal
e della Casa di riposo Emmaus) a provvedere a controlli accurati
sulle condizioni lamentate dai lavoratori, mentre nei confronti
della Trieste Trasporti tale iniziativa dovrebbe essere assunta
dalla Provincia di Trieste, alla quale spettano verifiche e
controlli dell'organizzazione e del funzionamento del trasporto
pubblico locale. Abdicare ai propri ruolo istituzionali a fronte
di episodi di tale gravità sarebbe doppiamente colpevole.
Da ultimo, il consigliere regionale di SA-PRC invita le direzioni
delle rispettive aziende interessate a verificare le proprie
eventuali responsabilità in riferimento a queste denunce e ad
abbandonare la via delle denunce ai lavoratori, ritirando i
provvedimenti e preoccupandosi concretamente dei problemi da
risolvere piuttosto che dell'immagine da salvaguardare.