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PD: Moretton, per A4 un piano di emergenza, non solo parole

03.08.2009
15:01
(ACON) Trieste, 03 ago - COM/AB - Sui problemi dell'autostrada A4 interviene nuovamente, con una nota, il capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton.

"Riccardo Riccardi, oggi assessore alla viabilità e trasporti, ma fino a un anno fa e per molti anni direttore generale di Autovie Venete, anche su questa vicenda dell'ingorgo autostradale continua a gettare fumo negli occhi alla gente, addossando ad altri responsabilità che sono principalmente sue, oggi, quanto ieri, perché responsabile politico nonché sub commissario per l'A4. Commissariamento ottenuto non per la bravura del presidente della Regione Tondo, come vorrebbe far intendere Riccardi, ma solo a seguito dei tragici incidenti occorsi sull'A4 e le cui responsabilità sulla sicurezza sono ancora oggetto di indagine da parte della magistratura.

"Il piano di emergenza che si sarebbe dovuto approntare proprio in vista di situazioni quale quelle dell'ingorgo al passante di Mestre, che poi si è riversato sulla tratta autostradale di competenza diretta di Autovie Venete, non è stato applicato semplicemente perché non esiste, sostiene Moretton.

"L'intervento del personale di Autovie Venete e dei volontari di protezione civile che hanno operato egregiamente per quanto nelle loro possibilità non può essere considerato, come dice Riccardi, il piano emergenze. Se ci fosse stata un'accorta, seria e lungimirante azione da parte di Riccardi, si sarebbe dovuto attivare immediatamente il coordinamento con tutte le società interessate alla gestione dell'autostrada (Padova-Venezia, Serenissima, Società di gestione del passante) e così facendo avrebbe potuto dare indicazione precise sin dal primo mattino agli automobilisti ignari dell'ingorgo creatosi a Mestre.

"Invece Riccardi e Tondo dicono arrendevolmente che non c'era nulla da fare, che ci si doveva aspettare un traffico così intenso, che gli automobilisti dovranno pazientare anche per il futuro sino ad avvenuta realizzazione della terza corsia. Non solo, secondo Tondo gli automobilisti avrebbero dovuto tarare le loro partenze nei momenti di minor impatto.

"Riccardi sa bene che il piano di emergenza che avrebbe potuto predisporre in virtù del decreto legge di quest'anno, avrebbe consentito lo scaglionamento del traffico in entrata nel passante di Mestre e deviarne un'altra parte sulla viabilità ordinaria. Così facendo avrebbe evitato, o quanto meno attenuato, i disagi causati dalle lunghe code formatesi anche all'uscita di Latisana e del Lisert.

"Ora Riccardi, invece di compiacersi delle inaugurazioni relative a opere autostradali già impostate nella precedente legislatura e di promettere grandi cose per il futuro - conclude Moretton - pensi con concretezza alla soluzione dei problemi dell'oggi. Non vorremmo che si ripetesse quanto è accaduto l'altro fine settimana e ora l'ANAS, titolare dell'autostrada, faccia tutte le verifiche del caso per accertare le responsabilità".