PD: Moretton, per A4 un piano di emergenza, non solo parole
(ACON) Trieste, 03 ago - COM/AB - Sui problemi dell'autostrada
A4 interviene nuovamente, con una nota, il capogruppo del PD in
Consiglio regionale Gianfranco Moretton.
"Riccardo Riccardi, oggi assessore alla viabilità e trasporti, ma
fino a un anno fa e per molti anni direttore generale di Autovie
Venete, anche su questa vicenda dell'ingorgo autostradale
continua a gettare fumo negli occhi alla gente, addossando ad
altri responsabilità che sono principalmente sue, oggi, quanto
ieri, perché responsabile politico nonché sub commissario per
l'A4. Commissariamento ottenuto non per la bravura del presidente
della Regione Tondo, come vorrebbe far intendere Riccardi, ma
solo a seguito dei tragici incidenti occorsi sull'A4 e le cui
responsabilità sulla sicurezza sono ancora oggetto di indagine da
parte della magistratura.
"Il piano di emergenza che si sarebbe dovuto approntare proprio
in vista di situazioni quale quelle dell'ingorgo al passante di
Mestre, che poi si è riversato sulla tratta autostradale di
competenza diretta di Autovie Venete, non è stato applicato
semplicemente perché non esiste, sostiene Moretton.
"L'intervento del personale di Autovie Venete e dei volontari di
protezione civile che hanno operato egregiamente per quanto nelle
loro possibilità non può essere considerato, come dice Riccardi,
il piano emergenze. Se ci fosse stata un'accorta, seria e
lungimirante azione da parte di Riccardi, si sarebbe dovuto
attivare immediatamente il coordinamento con tutte le società
interessate alla gestione dell'autostrada (Padova-Venezia,
Serenissima, Società di gestione del passante) e così facendo
avrebbe potuto dare indicazione precise sin dal primo mattino
agli automobilisti ignari dell'ingorgo creatosi a Mestre.
"Invece Riccardi e Tondo dicono arrendevolmente che non c'era
nulla da fare, che ci si doveva aspettare un traffico così
intenso, che gli automobilisti dovranno pazientare anche per il
futuro sino ad avvenuta realizzazione della terza corsia. Non
solo, secondo Tondo gli automobilisti avrebbero dovuto tarare le
loro partenze nei momenti di minor impatto.
"Riccardi sa bene che il piano di emergenza che avrebbe potuto
predisporre in virtù del decreto legge di quest'anno, avrebbe
consentito lo scaglionamento del traffico in entrata nel passante
di Mestre e deviarne un'altra parte sulla viabilità ordinaria.
Così facendo avrebbe evitato, o quanto meno attenuato, i disagi
causati dalle lunghe code formatesi anche all'uscita di Latisana
e del Lisert.
"Ora Riccardi, invece di compiacersi delle inaugurazioni relative
a opere autostradali già impostate nella precedente legislatura e
di promettere grandi cose per il futuro - conclude Moretton -
pensi con concretezza alla soluzione dei problemi dell'oggi. Non
vorremmo che si ripetesse quanto è accaduto l'altro fine
settimana e ora l'ANAS, titolare dell'autostrada, faccia tutte le
verifiche del caso per accertare le responsabilità".