SA-PRC: Kocijancic, Zaia a Prosecco, cerimonia senza sloveno
(ACON) Trieste, 03 ago - COM/AB - Non ha gradito, il
consigliere regionale di SA-PRC Igor Kocijancic, come si è svolta
la cerimonia di piantumazione del vitigno Glera a Prosecco (TS)
alla presenza del ministro Zaia. Innanzitutto perché, malgrado il
coinvolgimento di tre istituzioni - Comune di Trieste, Regione
Friuli Venezia Giulia, Ministero alle politiche agricole - e
probabilmente di tre servizi responsabili del Cerimoniale, anche
stavolta si é fatto in modo di evitare accuratamente che ai
discorsi di benvenuto fosse previsto anche un cenno di saluto in
sloveno, magari con un breve passaggio del presidente della
circoscrizione.
Si badi bene - puntualizza Kocijancic - non é la solita
recriminazione nostalgico-nazionalista. In questo caso si è
lasciata cadere un'ulteriore opportunità e la critica non é
rivolta tanto al Comune di Trieste, dal quale non ci si aspetta
ormai più nulla su questo versante, quanto ai due assessori
regionali della Lega Nord, che si dice sempre attenta alle
sensibilità del territorio.
Sicuramente il Cerimoniale é stato molto attento alla
valorizzazione dei giovani padani, delle loro bandane verdi e dei
vessilli incombenti sulla cerimonia di piantumazione, quasi fosse
stata un'iniziativa di partito. Cosa sarebbe successo solo un
anno e mezzo fa - si chiede Kocijancic - se a una qualsiasi
manifestazione istituzionale regionale, magari promossa dall'ex
assessore Antonaz, fosse spuntata una bandiera dei Giovani
comunisti? Era in visita il ministro alle politiche agricole
della Repubblica italiana o della Padania?
Per Kocijancic ce n'era a sufficienza per decidere di non
partecipare al prosieguo delle iniziative. Molti dei presenti gli
hanno fatto notare, indispettiti dall'assenza dello sloveno, che
la vite di Glera é stata piantata all'ombra di un pino, quando
tutti sanno, o almeno dovrebbero sapere, a partire dal ministro
alle politiche agricole - conclude il consigliere regionale di
SA-PRC - che all'ombra non cresce niente.