PD: Menis, studiosi stranieri in fuga dal Friuli Venezia Giulia
(ACON) Trieste, 11 ago - COM/RC - Leggi sugli immigrati come
quelle proposte nella nostra regione dal Gruppo della Lega Nord,
che non distinguono tra clandestini e regolari, non possono che
rendere sempre più difficoltosa la permanenza degli studiosi
stranieri in Friuli Venezia Giulia, proprio qui che esiste un
polo scientifico di eccellenza.
L'allarme è di Paolo Menis, consigliere regionale del PD che
accusa il Carroccio di fare terra bruciata intorno alle capacità
di attrazione del nostro Paese anche dell'immigrazione
qualificata.
Stiamo distruggendo le basi dello sviluppo del prossimo futuro a
tutto vantaggio dei nostri competitor stranieri - scrive
l'esponente di opposizione -. Nonostante le difficoltà del nostro
sistema universitario, molti studiosi ci cercano ancora perché
possono contare su una borsa di studio e perché la reputazione
della ricerca italiana all'estero è buona. Il problema è che se
quando arrivano gli rendiamo la vita impossibile tra costi (il
permesso di soggiorno si paga in media tra 50 e 200 euro) e
lungaggini burocratiche (in oltre un quarto dei casi il permesso
arriva anche un anno dopo la richiesta) questi se ne andranno
portando con sé tutte le conoscenze acquisite. E adesso la Lega
gli vuole chiudere anche l'accesso ai servizi sociali.
A questo punto - conclude Menis - quel 50% di stranieri che si è
detto indeciso (solo il 6% dei ricercatori stranieri ha
dichiarato di voler restare in Italia) avrà sicuramente un
argomento in più per scegliere di andarsene. Con buona pace della
nostra ricerca e del nostro futuro.