PD: Menosso, riforma sanitaria senza strategie
(ACON) Trieste, 12 ago - COM/RC - La riforma sanitaria varata
dalla maggioranza in una delle ultime sedute d'Aula, per la
consigliera del PD, Annamaria Menosso, non fa distinguo e non si
pone problemi di opportunità e di obiettivi strategici.
Cancellando il Centro servizi condivisi, l'Agenzia regionale
della sanità, il Comitato di regia e svuotando di competenze la
Conferenza dei sindaci - scrive la Menosso - viene meno un
bilanciamento di poteri e un contemperamento di competenze che è
stato prezioso nella crescita del Sistema sanitario regionale. La
cultura del governo clinico, la medicina basata sulle evidenze e,
in definitiva, le scelte di politica sanitaria supportate da
conoscenze cliniche opportunamente filtrate e adattate alla
realtà in cui si opera, sembrano venir abbandonate in nome della
semplificazione ad ogni costo di un sistema complesso.
Inoltre - aggiunge l'esponente di opposizione -, risulta
ingiustificatamente svilito (se non addirittura esautorato) il
ruolo delle autonomie locali nella definizione degli obiettivi
regionali e locali in materia sociale e socio-sanitaria. La
verità è che la maggioranza ha dovuto ingoiare una riforma voluta
dal presidente Tondo (esautorando una volta di più l'assessore
alla Salute, Kosic). E' così dimostrata la volontà di dirigismo
dall'alto: non vi sono decisioni condivise e partecipate, il
territorio, i Comuni e le Province e quindi i cittadini sono
sempre più lontani dalle decisioni che li riguardano da vicino,
in particolare in un settore come quello della sanità.