IdV-Citt: Colussi e Agnola, su riforma Enti Locali fatti e non parole
(ACON) Trieste, 02 set - COM/MPB - I consiglieri regionali del
Gruppo Italia dei Valori - Cittadini, Piero Colussi e Enio
Agnola, con una dichiarazione congiunta intervengono in merito a
quanto affermato da esponenti dell'Esecutivo e della maggioranza
in relazione alla riforma degli Enti Locali in Friuli Venezia
Giulia, stigmatizzando la leggerezza con la quale l'assessore
competente annuncia che la Giunta sta pensando di proporre la
fusione e/o aggregazione dei piccoli Comuni, ovvero quelli al di
sotto dei 3.000 abitanti, anche se la soglia ottimale dovrebbe
essere di 10.000. Una operazione che, stando alle dichiarazioni
dell'assessore, sarebbe richiesta dai sindaci che non ce la fanno
più a mantenere i Comuni aperti, per carenza di risorse. Ma
Colussi e Agnola invitano la Regione e l'assessore competente a
riflettere se nei trasferimenti agli Enti Locali sia stato fatto
fino in fondo quanto dovuto, o se nella pratica sia stato tradito
lo sbandierato spirito federalista e autonomista.
"Se l'assessore e la Giunta hanno le idee chiare sul da farsi -
scrivono i due consiglieri - abbiano il coraggio di mettere nero
su bianco le loro proposte, approvino i relativi disegni di legge
e si aprano al confronto con il Consiglio regionale e con gli
Enti Locali.
"Per quanto ci riguarda - concludono Colussi e Agnola - siamo
aperti al confronto, senza pregiudiziali, se non quelle derivanti
dalla convinzione che la nostra è terra di comunità, di solide
identità e tradizioni e che sono questi fattori a esaltare la
nostra autonomia e specialità. Solo così si affrontano i
problemi, smettendo con la politica degli annunci e delle guerre
di posizione, peggio ancora se si tratta di guerre tra partiti
della maggioranza alla ricerca di una mera visibilità da spendere
sul piano elettorale.
"In questa stagione segnata da una grave crisi economica, di
crescenti difficoltà per le famiglie, di tensioni tra istituzioni
che mettono a rischio la tenuta del sistema - è la chiosa finale
dei due consiglieri - facciamo sì che il Friuli Venezia Giulia
non aggiunga niente di suo allo squallido e inconcludente
teatrino in atto da diversi mesi a livello nazionale".