News


IdV-Citt: Colussi e Agnola, su riforma Enti Locali fatti e non parole

02.09.2009
15:06
(ACON) Trieste, 02 set - COM/MPB - I consiglieri regionali del Gruppo Italia dei Valori - Cittadini, Piero Colussi e Enio Agnola, con una dichiarazione congiunta intervengono in merito a quanto affermato da esponenti dell'Esecutivo e della maggioranza in relazione alla riforma degli Enti Locali in Friuli Venezia Giulia, stigmatizzando la leggerezza con la quale l'assessore competente annuncia che la Giunta sta pensando di proporre la fusione e/o aggregazione dei piccoli Comuni, ovvero quelli al di sotto dei 3.000 abitanti, anche se la soglia ottimale dovrebbe essere di 10.000. Una operazione che, stando alle dichiarazioni dell'assessore, sarebbe richiesta dai sindaci che non ce la fanno più a mantenere i Comuni aperti, per carenza di risorse. Ma Colussi e Agnola invitano la Regione e l'assessore competente a riflettere se nei trasferimenti agli Enti Locali sia stato fatto fino in fondo quanto dovuto, o se nella pratica sia stato tradito lo sbandierato spirito federalista e autonomista.

"Se l'assessore e la Giunta hanno le idee chiare sul da farsi - scrivono i due consiglieri - abbiano il coraggio di mettere nero su bianco le loro proposte, approvino i relativi disegni di legge e si aprano al confronto con il Consiglio regionale e con gli Enti Locali. "Per quanto ci riguarda - concludono Colussi e Agnola - siamo aperti al confronto, senza pregiudiziali, se non quelle derivanti dalla convinzione che la nostra è terra di comunità, di solide identità e tradizioni e che sono questi fattori a esaltare la nostra autonomia e specialità. Solo così si affrontano i problemi, smettendo con la politica degli annunci e delle guerre di posizione, peggio ancora se si tratta di guerre tra partiti della maggioranza alla ricerca di una mera visibilità da spendere sul piano elettorale.

"In questa stagione segnata da una grave crisi economica, di crescenti difficoltà per le famiglie, di tensioni tra istituzioni che mettono a rischio la tenuta del sistema - è la chiosa finale dei due consiglieri - facciamo sì che il Friuli Venezia Giulia non aggiunga niente di suo allo squallido e inconcludente teatrino in atto da diversi mesi a livello nazionale".