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PD: Marsilio, economia, preoccupa la politica della Lega

02.09.2009
18:27
(ACON) Trieste, 02 set - COM/MPB - "Preoccupano le dichiarazioni di allarme delle associazioni di categoria e dei sindacati che annunciano sul fronte della crisi economica un autunno nero, preoccupa anche l'atteggiamento di una maggioranza regionale che continua, a dispetto della situazione, a rilasciare dichiarazioni in controtendenza e soprattutto a perseverare nel dimostrarsi incapace di mettere in campo iniziative efficaci e tempestive e preoccupa ancora di più la politica di una Lega interessata più ai propri tornaconti elettorali che alle esigenze delle comunità".

A scriverlo, in una nota, è il consigliere del Partito Democratico Enzo Marsilio che sottolinea come, mentre sono in corso le trattative per la Weissenfels ed è stata annunciata la chiusura della Carnia Led, nel corso dell'ultima riunione della Giunta regionale l'assessore Seganti abbia chiesto una integrazione finanziaria a copertura del Piano sicurezza.

"In autunno aumenteranno le esigenze finanziarie necessarie a coprire gli oneri della cassa integrazione e tutti sanno che in base alle disponibilità difficilmente si riuscirà a far fronte alle necessità delle famiglie che resteranno senza reddito e, intanto, l'attuale maggioranza regionale, imperterrita, continua a erogare fondi per il piano sicurezza, per acquistare telecamere e mantenere ronde.

"Con i tempi che corrono, invece di integrare il piano sicurezza, sarebbe più opportuno liberare risorse per poter far fronte a ben altre emergenze, quali ad esempio le necessità dei cassa integrati o il sostegno agli investimenti per il rilancio dell'economia", aggiunge Marsilio.

Ed evidenziando la tempestività usata per le iniziative in materia di sicurezza, il consigliere del PD sottolinea lo scarso impegno sul terreno dell'occupazione, della crisi dell'economia, delle difficoltà degli strati più deboli della popolazione.

"Voglio ricordare - conclude Marsilio a proposito di risorse - che la sola misura 121 del piano di sviluppo rurale che riguarda investimenti delle imprese agricole regionali, immediatamente cantierabili e quindi in grado di muovere immediatamente l'economia regionale, ha ferme per insufficienza di fondi ben 520 domande per oltre 58 milioni di euro di contributi erogabili a fronte di 130 milioni di euro di investimenti. Questi i veri problemi e le attese delle nostre aziende mentre su questi temi tutti tacciono comprese le associazioni di categoria".