PD: Marsilio, economia, preoccupa la politica della Lega
(ACON) Trieste, 02 set - COM/MPB - "Preoccupano le
dichiarazioni di allarme delle associazioni di categoria e dei
sindacati che annunciano sul fronte della crisi economica un
autunno nero, preoccupa anche l'atteggiamento di una maggioranza
regionale che continua, a dispetto della situazione, a rilasciare
dichiarazioni in controtendenza e soprattutto a perseverare nel
dimostrarsi incapace di mettere in campo iniziative efficaci e
tempestive e preoccupa ancora di più la politica di una Lega
interessata più ai propri tornaconti elettorali che alle esigenze
delle comunità".
A scriverlo, in una nota, è il consigliere del Partito
Democratico Enzo Marsilio che sottolinea come, mentre sono in
corso le trattative per la Weissenfels ed è stata annunciata la
chiusura della Carnia Led, nel corso dell'ultima riunione della
Giunta regionale l'assessore Seganti abbia chiesto una
integrazione finanziaria a copertura del Piano sicurezza.
"In autunno aumenteranno le esigenze finanziarie necessarie a
coprire gli oneri della cassa integrazione e tutti sanno che in
base alle disponibilità difficilmente si riuscirà a far fronte
alle necessità delle famiglie che resteranno senza reddito e,
intanto, l'attuale maggioranza regionale, imperterrita, continua
a erogare fondi per il piano sicurezza, per acquistare telecamere
e mantenere ronde.
"Con i tempi che corrono, invece di integrare il piano
sicurezza, sarebbe più opportuno liberare risorse per poter far
fronte a ben altre emergenze, quali ad esempio le necessità dei
cassa integrati o il sostegno agli investimenti per il rilancio
dell'economia", aggiunge Marsilio.
Ed evidenziando la tempestività usata per le iniziative in
materia di sicurezza, il consigliere del PD sottolinea lo scarso
impegno sul terreno dell'occupazione, della crisi dell'economia,
delle difficoltà degli strati più deboli della popolazione.
"Voglio ricordare - conclude Marsilio a proposito di risorse -
che la sola misura 121 del piano di sviluppo rurale che riguarda
investimenti delle imprese agricole regionali, immediatamente
cantierabili e quindi in grado di muovere immediatamente
l'economia regionale, ha ferme per insufficienza di fondi ben
520 domande per oltre 58 milioni di euro di contributi erogabili
a fronte di 130 milioni di euro di investimenti. Questi i veri
problemi e le attese delle nostre aziende mentre su questi temi
tutti tacciono comprese le associazioni di categoria".