PD: Moretton, manca un progetto di riforme per la Regione
(ACON) Trieste, 03 set - COM/MPB - Il capogruppo del Partito
Democratico in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, in una
nota evidenzia che le dichiarazioni del presidente della Regione,
Tondo, dimostrano una volta di più la mancanza di un progetto di
riforme del sistema regione e di sostegno al mondo economico.
"Più volte - scrive Moretton - abbiamo sostenuto la necessità che
Tondo e il centrodestra agissero rapidamente sul versante delle
entrate del bilancio regionale, senza però purtroppo avere
riscontri positivi. Solo oggi, a distanza di un anno e mezzo
dall'inizio della legislatura, Tondo prende coscienza che il
risultato ottenuto dal centrosinistra sul diritto della Regione
di godere della compartecipazione sulle pensioni Inps è reale e
si appresta, secondo noi timidamente, a chiedere al governo
Berlusconi ciò che spetta alla Regione. Ma, intanto, molte
opportunità di sviluppo che la Regione avrebbe potuto cogliere
sono state perdute e, quel che è ancor più grave, le prospettive
non promettono nulla di buono.
"Il presidente Tondo, infatti - prosegue il capogruppo del PD -
dichiara che la finanziaria Friulia deve essere riformata, ma
nulla dice sul come intende riformarla, limitandosi ad affermare
che Friulia, nel futuro, dovrà intervenire finanziariamente nelle
piccole e medie imprese anche qualora le istruttorie non lo
consentissero. Annuncia poi la possibile vendita delle
partecipazioni regionali di Medio Credito per consegnare tutta la
gestione delle leggi contributive della Regione per le attività
economiche ad altre banche.
"Non è stato costruito un progetto di innovazione e riforme per
accompagnare la società regionale a superare la fase di difficile
transizione in cui si trova e affrontare con efficacia la crisi
economica che colpisce il territorio e che farà sentire in modo
molto forte i suoi effetti negativi nei prossimi mesi" - afferma
Moretton concludendo che "ciò che più infastidisce è che Tondo e
il centrodestra pensano di più alle alchimie degli organigrammi
di Autovie Venete, al solo scopo di soddisfare gli appetiti
sempre più consistenti della Lega Nord".