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PD: Moretton, manca un progetto di riforme per la Regione

03.09.2009
17:20
(ACON) Trieste, 03 set - COM/MPB - Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, in una nota evidenzia che le dichiarazioni del presidente della Regione, Tondo, dimostrano una volta di più la mancanza di un progetto di riforme del sistema regione e di sostegno al mondo economico.

"Più volte - scrive Moretton - abbiamo sostenuto la necessità che Tondo e il centrodestra agissero rapidamente sul versante delle entrate del bilancio regionale, senza però purtroppo avere riscontri positivi. Solo oggi, a distanza di un anno e mezzo dall'inizio della legislatura, Tondo prende coscienza che il risultato ottenuto dal centrosinistra sul diritto della Regione di godere della compartecipazione sulle pensioni Inps è reale e si appresta, secondo noi timidamente, a chiedere al governo Berlusconi ciò che spetta alla Regione. Ma, intanto, molte opportunità di sviluppo che la Regione avrebbe potuto cogliere sono state perdute e, quel che è ancor più grave, le prospettive non promettono nulla di buono.

"Il presidente Tondo, infatti - prosegue il capogruppo del PD - dichiara che la finanziaria Friulia deve essere riformata, ma nulla dice sul come intende riformarla, limitandosi ad affermare che Friulia, nel futuro, dovrà intervenire finanziariamente nelle piccole e medie imprese anche qualora le istruttorie non lo consentissero. Annuncia poi la possibile vendita delle partecipazioni regionali di Medio Credito per consegnare tutta la gestione delle leggi contributive della Regione per le attività economiche ad altre banche.

"Non è stato costruito un progetto di innovazione e riforme per accompagnare la società regionale a superare la fase di difficile transizione in cui si trova e affrontare con efficacia la crisi economica che colpisce il territorio e che farà sentire in modo molto forte i suoi effetti negativi nei prossimi mesi" - afferma Moretton concludendo che "ciò che più infastidisce è che Tondo e il centrodestra pensano di più alle alchimie degli organigrammi di Autovie Venete, al solo scopo di soddisfare gli appetiti sempre più consistenti della Lega Nord".