Menosso e Zanier con Staffetta contro violenza alle donne
(ACON) Trieste, 08 set - ET - "Dare alle donne la forza di
uscire dal loro silenzio e mettere fine alla violenza. È questo
uno degli obiettivi che bisogna porsi, insieme a quello di
collaborare per far emergere questo terribile fenomeno e
trasformare la nostra società".
È con queste parole che Annamaria Menosso, vicepresidente del
Consiglio del Friuli Venezia Giulia, assieme alla presidente
della Commissione pari opportunità, Santa Zanier, ha accolto le
portatrici della Staffetta contro la violenza alle donne, che da
quasi un anno percorre la nostra penisola per sensibilizzare le
istituzioni e l'opinione pubblica.
"L'anfora portata dalla Staffetta rappresenta il lavoro
femminile, i valori del mondo delle donne e viene tenuta a più
mani, proprio a sottolineare la collaborazione necessaria per
cambiare gli atteggiamenti di certi uomini contro le donne". Per
la Menosso quest'opera d'inclusione del prossimo è importante e
deve diventare un forte messaggio di partecipazione per tutte le
donne che vivono in Italia, perché si possa lavorare insieme e
modificare gli atteggiamenti maschili. Per la vicepresidente,
anche la discriminazione nell'erogazione dei servizi sociali è
violenza contro le donne, mentre andrebbe dato maggior peso ai
diritti umani.
"La società è composta da due generi ed entrambi vanno
sensibilizzati e inclusi nell'azione di contrasto alla violenza
contro le donne". Santa Zanier ha illustrato i risultati della
ricerca svolta nel 2007 nelle scuole superiori della regione.
Dati terribili, come definiti dalla presidente, dove 40% degli
intervistati ha assistito a forme di violenza, prevalentemente da
parte paterna. "Agire sulla famiglia, agire nelle scuole,
sensibilizzare gli uomini è quanto ci prefiggiamo", ha detto la
Zanier annunciando che nei prossimi mesi verranno svolti quattro
incontri nelle quattro province della regione durante i quali
verrà illustrato e distribuito un libretto dal titolo: Uscire
dalla violenza si può. "Ci vuole un cambio culturale e per
ottenerlo bisogna lavorare sui giovani. Nel 2010 attueremo una
campagna di interventi nelle scuole e si chiameranno Educare alla
differenza per esprimere la parità". Ester Pacor, componente
della Commissione, ha sottolineato la necessità di un intervento
regionale per ottenere una legge nazionale contro la violenza,
simile a quella di Paesi come la Spagna. La Regione dovrebbe
anche erogare finanziamenti mirati e condividere azioni ed
esperienze con le nazioni confinanti.
Hanno partecipato all'incontro le associazioni promotrici e
sostenitrici della Staffetta: l'Unione donne d'Italia, i Centri
antiviolenza della regione (presente la GOAP Onlus),
l'associazione femminile La Settima Onda e Futuro Donna e la
Commissione e il Comitato per le pari opportunità della Provincia
di Trieste. Dalle presenti è stato ribadito il bisogno di maggior
sostegno finanziario e di una legge nazionale contro la violenza,
necessità suffragata anche dai dati ISTAT. Da una ricerca svolta
nel 2007 risulta che, solo nella nostra regione, 24mila donne tra
i 16 e 70 anni hanno subito violenza durante la loro vita: un
numero che quasi equivale il numero degli abitanti della città di
Monfalcone.
Al termine dell'incontro, la vicepresidente Menosso ha donato il
sigillo del Consiglio alla portastaffetta per il Friuli Venezia
Giulia, Zanette Chiarotto.
Organizzata dall'Unione donne in Italia, la Staffetta è partita
lo scorso 28 novembre - giornata mondiale contro la violenza
sulle donne - da Niscemi in Sicilia, dove è stata assassinata la
giovanissima Lorena Cultraro, e si chiuderà lo stesso giorno di
novembre a Brescia, dove è stata sgozzata Hiina Saleem, la
ragazza pakistana uccisa per punizione per non aver voluto
adeguarsi agli usi tradizionali della cultura d'origine. Simbolo
della Staffetta dell'Udi è un'anfora portata da due donne.
(foto; immagini tv)