PdL: Blasoni e Rosolen a convegno su misure anticrisi
(ACON) Trieste, 09 set - COM/ET - "Con la legge anticrisi siamo
riusciti ad adottare misure importanti per liberare risorse
economiche necessarie per fronteggiare la crisi. La prossima
sfida è che tutte queste misure diventino operative entro il mese
di ottobre".
Lo ha dichiarato il consigliere regionale del PdL, Massimo
Blasoni che a Udine, assieme all'assessore regionale al Lavoro,
Alessia Rosolen, ha affrontato il tema della crisi economica nel
corso del convegno "Oltre la crisi: le misure della Regione per i
lavoratori e le imprese".
"Il rafforzamento dei Fondi di rotazione e i 50 milioni messi a
disposizione per il Fondo di garanzia per le piccole e medie
imprese - ha dichiarato Blasoni - sono già operativi, ora è
necessario attivare entro ottobre anche il Fondo per lo
smobilizzo crediti e attivare le procedure per poter fare operare
i 200milioni messi a disposizione per l'acquisto di obbligazioni,
che serviranno a garantire una maggiore disponibilità per la
concessione dei crediti da parte delle banche".
Per il consigliere, in economia non è sufficiente che il mercato
possa muoversi liberamente, bensì lo Stato e le istituzioni
devono intervenire quando si manifestano situazioni critiche come
quella che il mondo sta attraversando. "Credo - ha aggiunto
l'esponente del PdL - che la maggioranza di governo regionale
stia dimostrando di saper fronteggiare con responsabilità questa
crisi che può essere superata".
"Purtroppo - ha concluso - i tempi della burocrazia regionale
sono ancora troppo lunghi e spesso le idee, il coraggio e
l'azione della politica e della Giunta vengono rallentati da una
macchina amministrativa ancora lenta".
"La crisi - ha affermato l'assessore al Lavoro Alessia Rosolen -
non si vince solo con l'ottimismo e con tutte le azioni messe in
campo a livello nazionale e regionale, ma anche cambiando
prospettiva e considerandola un'opportunità per rivedere il
sistema dall'interno".
"E' importante - ha aggiunto l'assessore - ripensare a un
sistema, che si era involuto e che continuava a chiudersi quando
invece avrebbe avuto bisogno di novità e di avviarsi per strade
nuove e fino a oggi non battute".
"Le sfide per il 2010 - ha concluso Rosolen - sono
sostanzialmente tre: radicare le aziende al territorio, ancorare
i lavoratori alle aziende e l'ultima, la più difficile, andare ad
ancorare tutto il sistema del welfare sui lavoratori e su chi nel
mondo del lavoro non riuscirà più a rientrare".