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PdL: Blasoni e Rosolen a convegno su misure anticrisi

09.09.2009
15:51
(ACON) Trieste, 09 set - COM/ET - "Con la legge anticrisi siamo riusciti ad adottare misure importanti per liberare risorse economiche necessarie per fronteggiare la crisi. La prossima sfida è che tutte queste misure diventino operative entro il mese di ottobre".

Lo ha dichiarato il consigliere regionale del PdL, Massimo Blasoni che a Udine, assieme all'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, ha affrontato il tema della crisi economica nel corso del convegno "Oltre la crisi: le misure della Regione per i lavoratori e le imprese".

"Il rafforzamento dei Fondi di rotazione e i 50 milioni messi a disposizione per il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese - ha dichiarato Blasoni - sono già operativi, ora è necessario attivare entro ottobre anche il Fondo per lo smobilizzo crediti e attivare le procedure per poter fare operare i 200milioni messi a disposizione per l'acquisto di obbligazioni, che serviranno a garantire una maggiore disponibilità per la concessione dei crediti da parte delle banche".

Per il consigliere, in economia non è sufficiente che il mercato possa muoversi liberamente, bensì lo Stato e le istituzioni devono intervenire quando si manifestano situazioni critiche come quella che il mondo sta attraversando. "Credo - ha aggiunto l'esponente del PdL - che la maggioranza di governo regionale stia dimostrando di saper fronteggiare con responsabilità questa crisi che può essere superata".

"Purtroppo - ha concluso - i tempi della burocrazia regionale sono ancora troppo lunghi e spesso le idee, il coraggio e l'azione della politica e della Giunta vengono rallentati da una macchina amministrativa ancora lenta".

"La crisi - ha affermato l'assessore al Lavoro Alessia Rosolen - non si vince solo con l'ottimismo e con tutte le azioni messe in campo a livello nazionale e regionale, ma anche cambiando prospettiva e considerandola un'opportunità per rivedere il sistema dall'interno".

"E' importante - ha aggiunto l'assessore - ripensare a un sistema, che si era involuto e che continuava a chiudersi quando invece avrebbe avuto bisogno di novità e di avviarsi per strade nuove e fino a oggi non battute".

"Le sfide per il 2010 - ha concluso Rosolen - sono sostanzialmente tre: radicare le aziende al territorio, ancorare i lavoratori alle aziende e l'ultima, la più difficile, andare ad ancorare tutto il sistema del welfare sui lavoratori e su chi nel mondo del lavoro non riuscirà più a rientrare".