SA: Kocijancic su crisi Teatro Stabile sloveno di Trieste
(ACON) Trieste, 09 set - COM/ET - "Desta stupore la nota
congiunta con la quale Comune, Provincia di Trieste e Regione
liquidano la situazione di crisi al Teatro Stabile Sloveno
definendola disastrosa, chiamando in causa cambiamenti gestionali
e di governance che finora non si sarebbero visti".
Igor Kocijancic (SA-PRC) interviene sulla questione dei
finanziamenti al teatro di lingua slovena di Trieste.
"Se la situazione di disavanzo dello Stabile sloveno é
disastrosa, allora probabilmente non esistono aggettivi in
negativo per definire lo stato finanziario di altri teatri, come
ad esempio il Verdi di Trieste".
Secondo Kocijancic, allo Stabile sloveno in questi ultimi anni ci
sono stati cambiamenti e interventi volti al risparmio. La
dotazione organica di attori e attrici é ridotta all'osso ed
anche alcune figure dell'apparato tecnico che sono andate in
quiescenza non sono mai state rimpiazzate. Secondo il
consigliere, sul versante della contrazione del personale non si
può imputare nulla ai vertici del teatro.
"Viceversa - continua l'esponente di Sinistra Arcobaleno in
Consiglio regionale - possiamo affermare senz'ombra di dubbio che
la Regione ha iniziato a onorare il proprio ruolo di socio
fondatore dal 2003 in poi, che il Comune ha contribuito alla
dotazione del teatro in modo altalenante e che - paradossalmente
- oggi rivendica dal teatro più di 120mila euro di interessi
passivi, che incidono per più del 25% sul disavanzo reso pubblico
ieri".
Di difficile comprensione, secondo Kocijancic, la condotta della
Provincia di Trieste. A una conferenza stampa l'assessore al
Bilancio, in rappresentanza della presidente, si sarebbe
impegnato a ricercare tutte le possibili forme di sostegno per
consentire l'inizio della stagione, mentre poche ore dopo la
presidente ha sottoscritto - assieme all'assessore regionale alla
Cultura e al sindaco di Trieste - una nota nella quale si afferma
che "Regione, Provincia e Comune hanno sempre fatto la loro
parte".
"Affermazione, secondo il consigliere, piuttosto impegnativa,
molto discutibile e, soprattutto, non veritiera".