Presidente Ballaman a Illegio visita mostra Apocrifi
(ACON) Illegio (Tolmezzo-UD), 10 set - AB - La grande mostra
internazionale "Apocrifi. Memorie e leggende oltre i Vangeli",
allestita nella Casa delle esposizioni di Illegio, piccolo borgo
a 4 chilometri a nord di Tolmezzo, è stata visitata dal
presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia Edouard
Ballaman, accolto da don Angelo, presidente del Comitato San
Floriano e parroco di Illegio.
All'ottantina di capolavori provenienti dalle più prestigiose
gallerie e dai più importanti musei d'Europa - Vaticani, Uffizi
di Firenze, le gallerie Borghese e Doria Pamphilj di Roma,
l'accademia Carrara di Bergamo e la Tretyakov di Mosca, i musei
reali di Bruxelles e del Principato di Monaco - si è aggiunto il
"Salvator mundi", busto in marmo bianco di Cristo, ultimo
capolavoro di Gian Lorenzo Bernini, scolpito nel 1679 proveniente
dal monastero di San Sebastiano fuori le mura a Roma.
Don Angelo ha anticipato a Ballaman che, assieme al curatore
delle mostre don Alessio, si sta già lavorando per la grande
esposizione del 2010, che avrà come filo conduttore le
apparizioni mistiche, il Divino che entra nella nostra storia.
Sarà il settimo sigillo internazionale di un percorso che è stato
concepito guardando alla Carnia e alla sua armonia nella
complessità dove i paesi, anche quelli più piccoli come Illegio,
rappresentano una grande ricchezza di umanità. La pieve del
borgo, esempio di gotico alpino del 1400, non è più l'unica
testimonianza di un passato ormai remoto, perché recenti scavi in
un altro punto dell'abitato hanno portato alla luce prima
testimonianze di epoca carolingia risalenti al IX secolo e
ulteriori ricerche sono state coronate con la scoperta di una
chiesa del 400, la più antica in area rurale dell'arco alpino.
Per rendere fruibile questo impareggiabile patrimonio, il parroco
ha auspicato un coinvolgimento anche dell'Amministrazione
regionale.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 4 ottobre prossimo.
Di essa vanno segnalate le opere del Guercino (Cristo risorto
appare alla Vergine, del 1630, conservato alla pinacoteca civica
di Cento), Albrecht Durer, Andrea Pozzo, Pomponio Amalteo (Fuga
in Egitto, del 1565, Duomo di San Marco a Pordenone), Lodovico
Pogliaghi (Educazione di Maria, ante 1884, Duomo di San Vito al
Tagliamento), Egidio dall'Oglio (Natività di Maria, metà XVIII
sec, chiesa di San Giacomo a Polcenigo) e numerose icone
bizantine e russe, tra cui spicca "Madre di Dio con scene delle
sua vita", di fine XV secolo, dalla galleria Tretyakov di Mosca,
esempio della forte tradizione iconografica bizantina.
(foto - immagini tv)