IV Comm: illustrato ddl Codice regionale dell'edilizia
(ACON) Trieste, 11 set - ET/AB - Ridefinire la materia
dell'edilizia senza stravolgere l'ordinamento vigente,
raccogliendo le varie disposizioni in un unico testo per colmare
le attuali lacune e apportare le necessarie modifiche e
innovazioni.
E' questo lo scopo del nuovo codice regionale dell'edilizia,
contenuto in un apposito disegno di legge per avere una fonte
normativa certa, presentato alla IV Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Alessandro Colautti (PdL),
dall'assessore Federica Seganti.
L'assessore ha evidenziato l'attinenza di parte del disegno di
legge al Piano Casa proposto dal Governo nazionale. Nello
specifico, agli articoli che vanno dal 35 al 39 si prevede la
possibilità di ampliamento fino a 200 metri cubi per le
abitazioni, fino a saturazione dei lotti edificabili, e fino al
35% per gli edifici fuori dai centri storici.
Nel segno della semplificazione altri interventi evidenziati
dall'assessore. L'articolo 3 è dedicato ai parametri edilizi e
all'omogeneità dei parametri per il calcolo degli indici di
cubatura. Sul fronte dei permessi viene introdotto il principio
del silenzio assenso, come prima Regione in Italia. Altre
importanti previsioni, il passaggio a libera attività di diverse
tipologie di intervento edilizio, quali ad esempio il cambio
degli infissi e la dichiarazione di inizio attività (DIA).
Il provvedimento è suddiviso in sette Capi, per complessivi 63
articoli.
Il Capo primo contiene disposizioni di carattere generale, le
finalità, le definizioni dei principali parametri edilizi
necessarie alla diretta applicazione delle norme, i limiti di
legge e per l'applicazione degli oneri di urbanizzazione e le
sanzioni amministrative di carattere pecuniario, le categorie
degli interventi edilizi, la definizione delle destinazioni d'uso
degli immobili. Viene reintrodotta la distinzione tra interventi
a rilevanza urbanistica o edilizia, sono definite le destinazioni
d'uso degli immobili e disciplinata l'attività edilizia in
assenza di pianificazione urbanistica o in decadenza dei vincoli.
Sono anche disciplinati i regolamenti edilizi comunali e lo
Sportello unico ed è previsto un Osservatorio della
pianificazione territoriale e urbanistica.
Il Capo secondo è interamente dedicato a regolare l'attività
edilizia delle Pubbliche amministrazioni e prevede il
procedimento speciale per la realizzazione delle opere pubbliche
statali, regionali, provinciali e comunali. Il Capo terzo
riguarda il regime edificatorio e prevede criteri puntuali per la
valutazione dell'attività edilizia e il rilascio del certificato
di destinazione urbanistica da parte dei Comuni.
Il Capo quarto definisce tutti i presupposti di legge e le
procedure per il rilascio dei titoli per le abilitazioni o
l'esecuzione degli interventi edilizi, mentre il Capo quinto
contiene disposizioni speciali, ossia tutte quelle previsioni di
legge che non trovano un'analogia a livello statale. Tra queste
vi sono gli istituti dell'area di pertinenza urbanistica, il
certificato di destinazione urbanistica e la possibilità per i
Comuni di prevedere in favore dei cittadini ulteriori
attestazioni o valutazioni preventive degli interventi.
Il Capo sesto disciplina integralmente la vigilanza e il regime
sanzionatorio, prevede la misura di tolleranza vigente del 3% per
la non sanzionabilità degli interventi, individua le variazioni
essenziali e le regole generali della vigilanza sull'attività
urbanistica ed edilizia e le funzioni dell'Osservatorio. Il Capo
settimo, l'ultimo del disegno di legge, contiene le norme
transitorie e di coordinamento con la legislazione vigente.
La Commissione ha avviato i lavori con 45 minuti di ritardo per
mancanza del numero legale, fatto che ha portato i consiglieri di
opposizione (PD, SA e IdV-Citt) a chiedere una nuova seduta e poi
ad abbandonarla prima dell'illustrazione del provvedimento,
ritenendo questo ritardo irrispettoso nei confronti della stessa
Commissione e imputando alla maggioranza l'incapacità di
garantire il regolare svolgimento dei lavori.
Il codice dell'edilizia seguirà ora questo percorso in IV
Commissione: per l'intera giornata di giovedì prossimo 17
settembre saranno sentiti in audizione tutti coloro che in
qualche modo sono interessati al provvedimento. Martedì 22 e
mercoledì 23 settembre il provvedimento sarà discusso per essere
portato ad approvazione.
(immagini tv)