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IV Comm: illustrato ddl Codice regionale dell'edilizia

11.09.2009
12:29
(ACON) Trieste, 11 set - ET/AB - Ridefinire la materia dell'edilizia senza stravolgere l'ordinamento vigente, raccogliendo le varie disposizioni in un unico testo per colmare le attuali lacune e apportare le necessarie modifiche e innovazioni.

E' questo lo scopo del nuovo codice regionale dell'edilizia, contenuto in un apposito disegno di legge per avere una fonte normativa certa, presentato alla IV Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Colautti (PdL), dall'assessore Federica Seganti.

L'assessore ha evidenziato l'attinenza di parte del disegno di legge al Piano Casa proposto dal Governo nazionale. Nello specifico, agli articoli che vanno dal 35 al 39 si prevede la possibilità di ampliamento fino a 200 metri cubi per le abitazioni, fino a saturazione dei lotti edificabili, e fino al 35% per gli edifici fuori dai centri storici.

Nel segno della semplificazione altri interventi evidenziati dall'assessore. L'articolo 3 è dedicato ai parametri edilizi e all'omogeneità dei parametri per il calcolo degli indici di cubatura. Sul fronte dei permessi viene introdotto il principio del silenzio assenso, come prima Regione in Italia. Altre importanti previsioni, il passaggio a libera attività di diverse tipologie di intervento edilizio, quali ad esempio il cambio degli infissi e la dichiarazione di inizio attività (DIA).

Il provvedimento è suddiviso in sette Capi, per complessivi 63 articoli.

Il Capo primo contiene disposizioni di carattere generale, le finalità, le definizioni dei principali parametri edilizi necessarie alla diretta applicazione delle norme, i limiti di legge e per l'applicazione degli oneri di urbanizzazione e le sanzioni amministrative di carattere pecuniario, le categorie degli interventi edilizi, la definizione delle destinazioni d'uso degli immobili. Viene reintrodotta la distinzione tra interventi a rilevanza urbanistica o edilizia, sono definite le destinazioni d'uso degli immobili e disciplinata l'attività edilizia in assenza di pianificazione urbanistica o in decadenza dei vincoli. Sono anche disciplinati i regolamenti edilizi comunali e lo Sportello unico ed è previsto un Osservatorio della pianificazione territoriale e urbanistica.

Il Capo secondo è interamente dedicato a regolare l'attività edilizia delle Pubbliche amministrazioni e prevede il procedimento speciale per la realizzazione delle opere pubbliche statali, regionali, provinciali e comunali. Il Capo terzo riguarda il regime edificatorio e prevede criteri puntuali per la valutazione dell'attività edilizia e il rilascio del certificato di destinazione urbanistica da parte dei Comuni.

Il Capo quarto definisce tutti i presupposti di legge e le procedure per il rilascio dei titoli per le abilitazioni o l'esecuzione degli interventi edilizi, mentre il Capo quinto contiene disposizioni speciali, ossia tutte quelle previsioni di legge che non trovano un'analogia a livello statale. Tra queste vi sono gli istituti dell'area di pertinenza urbanistica, il certificato di destinazione urbanistica e la possibilità per i Comuni di prevedere in favore dei cittadini ulteriori attestazioni o valutazioni preventive degli interventi.

Il Capo sesto disciplina integralmente la vigilanza e il regime sanzionatorio, prevede la misura di tolleranza vigente del 3% per la non sanzionabilità degli interventi, individua le variazioni essenziali e le regole generali della vigilanza sull'attività urbanistica ed edilizia e le funzioni dell'Osservatorio. Il Capo settimo, l'ultimo del disegno di legge, contiene le norme transitorie e di coordinamento con la legislazione vigente.

La Commissione ha avviato i lavori con 45 minuti di ritardo per mancanza del numero legale, fatto che ha portato i consiglieri di opposizione (PD, SA e IdV-Citt) a chiedere una nuova seduta e poi ad abbandonarla prima dell'illustrazione del provvedimento, ritenendo questo ritardo irrispettoso nei confronti della stessa Commissione e imputando alla maggioranza l'incapacità di garantire il regolare svolgimento dei lavori.

Il codice dell'edilizia seguirà ora questo percorso in IV Commissione: per l'intera giornata di giovedì prossimo 17 settembre saranno sentiti in audizione tutti coloro che in qualche modo sono interessati al provvedimento. Martedì 22 e mercoledì 23 settembre il provvedimento sarà discusso per essere portato ad approvazione.

(immagini tv)