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IdV-Citt: Colussi, in III Commissione negato ogni dibattito

15.09.2009
17:31
(ACON) Trieste, 15 set - COM/RC - Inaccettabile l'atteggiamento della maggioranza, che di fatto si è sottratta al dibattito in Commissione negando ogni forma di discussione.

E' questo il commento a caldo di Piero Colussi (IdV-Citt) a chiusura di lavori in III Commissione consiliare, impegnata nella proposta di legge sui sostegni a chi risiede o presta attività lavorativa in regione da un numero minimo di anni.

L'accusa di ostruzionismo lanciata alla minoranza dal consigliere del Carroccio Danilo Narduzzi - afferma Colussi - è non solo intollerabile, ma strumentale. Questa maggioranza ha scelto di non discutere, di non confrontarsi su un provvedimento (quello di garantire servizi di welfare solo a chi risiede in regione da almeno 8 anni) che introduce criteri di discriminazione monocordi e irragionevoli e si basa su una logica che fa a pugni con il buon senso poiché va a colpire senza distinzione tutti i cittadini, ovvero gli italiani che provengono da altre regioni italiane, i corregionali che rientrano nella nostra regione dopo un periodo all'estero, i cittadini comunitari che decidono di trasferirsi in Friuli Venezia Giulia. Introducendo questi limiti illogici - continua il consigliere di IdV-Cittadini - non permetteremo neppure a queste persone di poter accedere ai servizi sociali.

Proprio per questo, Colussi ha posto una richiesta formale: "Ai sensi della legge 49/1993 articolo 21, spetta al Tutore pubblico dei minori esprimere pareri concernenti norme che riguardano i minori. Sono convinto che alcuni articoli inseriti in questa proposta di legge siano in contrasto con le norme comunitarie, ma anche con le convenzioni internazionali sottoscritte dall'Italia. Quindi chiediamo al Tutore di verificarne la legittimità".