IdV-Citt: Colussi, in III Commissione negato ogni dibattito
(ACON) Trieste, 15 set - COM/RC - Inaccettabile l'atteggiamento
della maggioranza, che di fatto si è sottratta al dibattito in
Commissione negando ogni forma di discussione.
E' questo il commento a caldo di Piero Colussi (IdV-Citt) a
chiusura di lavori in III Commissione consiliare, impegnata nella
proposta di legge sui sostegni a chi risiede o presta attività
lavorativa in regione da un numero minimo di anni.
L'accusa di ostruzionismo lanciata alla minoranza dal consigliere
del Carroccio Danilo Narduzzi - afferma Colussi - è non solo
intollerabile, ma strumentale. Questa maggioranza ha scelto di
non discutere, di non confrontarsi su un provvedimento (quello di
garantire servizi di welfare solo a chi risiede in regione da
almeno 8 anni) che introduce criteri di discriminazione monocordi
e irragionevoli e si basa su una logica che fa a pugni con il
buon senso poiché va a colpire senza distinzione tutti i
cittadini, ovvero gli italiani che provengono da altre regioni
italiane, i corregionali che rientrano nella nostra regione dopo
un periodo all'estero, i cittadini comunitari che decidono di
trasferirsi in Friuli Venezia Giulia. Introducendo questi limiti
illogici - continua il consigliere di IdV-Cittadini - non
permetteremo neppure a queste persone di poter accedere ai
servizi sociali.
Proprio per questo, Colussi ha posto una richiesta formale: "Ai
sensi della legge 49/1993 articolo 21, spetta al Tutore pubblico
dei minori esprimere pareri concernenti norme che riguardano i
minori. Sono convinto che alcuni articoli inseriti in questa
proposta di legge siano in contrasto con le norme comunitarie, ma
anche con le convenzioni internazionali sottoscritte dall'Italia.
Quindi chiediamo al Tutore di verificarne la legittimità".