UDC: Sasco, welfare agli immigrati no a limiti irragionevoli
(ACON) Trieste, 16 set - COM/RC - "La formazione scolastica è
il presupposto dell'integrazione degli immigrati. Quanti stanno
inserendosi nel nostro Paese per ottenere la necessaria
preparazione culturale e professionale devono necessariamente
usufruire del sistema scolastico nazionale".
Lo afferma il capogruppo consiliare regionale dell'UDC, Edoardo
Sasco, a margine dei lavori della III Commissione che ha
approvato i primi due articoli della proposta di legge n. 39 sul
welfare per gli immigrati.
La maggioranza di centro-destra - prosegue Sasco - ha raggiunto
un accordo che fissa in otto anni di residenza in Italia, dei
quali uno nella nostra Regione, il limite minimo per ottenere
determinati benefici, come ad esempio la carta famiglia e altre
misure di tipo sociale. Un compromesso accettabile tra la
proposta massimale della Lega Nord, che stabiliva tale limite in
quindici anni, e il parere dell'UDC, che ne indicava invece sei,
cioè quanti servono per conseguire il permesso di soggiorno
permanente.
Sul diritto allo studio - continua il centrista - trattandosi
appunto di un diritto di tipo universale, dal quale discende il
dovere dello Stato e della Regione ad intervenire economicamente
nei casi di redditi familiari insufficienti, avevamo manifestato
e continuiamo a esprimere contrarietà a limiti di residenza
irragionevoli.
Tra l'altro - conclude il capogruppo dell'UDC - la normativa
comunitaria prevede il dovere, da parte degli Stati membri, di
fornire in ogni caso istruzione a tutti i minori residenti nel
territorio europeo, a prescindere dalla loro nazionalità, dato
che presumibilmente gli stessi saranno i futuri cittadini
europei.