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UDC: Sasco, welfare agli immigrati no a limiti irragionevoli

16.09.2009
16:49
(ACON) Trieste, 16 set - COM/RC - "La formazione scolastica è il presupposto dell'integrazione degli immigrati. Quanti stanno inserendosi nel nostro Paese per ottenere la necessaria preparazione culturale e professionale devono necessariamente usufruire del sistema scolastico nazionale". Lo afferma il capogruppo consiliare regionale dell'UDC, Edoardo Sasco, a margine dei lavori della III Commissione che ha approvato i primi due articoli della proposta di legge n. 39 sul welfare per gli immigrati.

La maggioranza di centro-destra - prosegue Sasco - ha raggiunto un accordo che fissa in otto anni di residenza in Italia, dei quali uno nella nostra Regione, il limite minimo per ottenere determinati benefici, come ad esempio la carta famiglia e altre misure di tipo sociale. Un compromesso accettabile tra la proposta massimale della Lega Nord, che stabiliva tale limite in quindici anni, e il parere dell'UDC, che ne indicava invece sei, cioè quanti servono per conseguire il permesso di soggiorno permanente.

Sul diritto allo studio - continua il centrista - trattandosi appunto di un diritto di tipo universale, dal quale discende il dovere dello Stato e della Regione ad intervenire economicamente nei casi di redditi familiari insufficienti, avevamo manifestato e continuiamo a esprimere contrarietà a limiti di residenza irragionevoli.

Tra l'altro - conclude il capogruppo dell'UDC - la normativa comunitaria prevede il dovere, da parte degli Stati membri, di fornire in ogni caso istruzione a tutti i minori residenti nel territorio europeo, a prescindere dalla loro nazionalità, dato che presumibilmente gli stessi saranno i futuri cittadini europei.