V Comm: audizione rapporti internazionali, i consiglieri (2)
(ACON) Trieste, 23 set - ET - Molti e articolati gli interventi
dei consiglieri in V Commissione, presieduta da Roberto Marin
(PdL).
Per Franco Iacop (PD) è stato un errore il fatto che il
presidente Tondo abbia tenuto la delega ad interim così a lungo,
vista la complessità della materia e l'inderogabilità delle
scadenze. Uno strumento potente quale la contribuzione europea,
combinata con l'elevazione d'intensità dei contributi concessi a
determinate zone della regione negoziata anni fa, avrebbe potuto
dare frutti molto prima, secondo Iacop.
Franco Brussa (PD) ha fatto precise domande sull'assetto
organizzativo del Servizio rapporti comunitari e integrazione
europea, senza direttore e con altre posizioni di vertice
vacanti. Uno spaccato che secondo il consigliere del PD non rende
possibile un operato all'altezza delle aspettative del sistema
regionale e inferiore alla potenzialità che questo Servizio
avrebbe.
C'è una diffusa impressione di carenza di visione e direzione in
campo internazionale, secondo Alessandro Tesini (PD), entrambe di
competenza del Governo regionale e necessarie per creare un
orizzonte d'azione, da sostenere poi anche con i fondi europei.
Tesini ha anche chiesto a Tondo i dettagli dell'accordo con il
Governo che ha portato all'attribuzione dell'acconto di 200
milioni di euro sulle compartecipazioni e un quadro generale dei
rapporti con lo Stato, oltre che le intenzioni della Giunta sulla
riorganizzazione degli Enti locali. Chiesta, da parte di Mauro
Travanut (PD), una presa di posizione sull'Euroregione.
Per Roberto Asquini (Misto) la lezione appresa dalla perdita
della benzina agevolata è che il rapporto negoziale con l'Unione
europea è d'importanza centrale. Fondamentale anche una forte
presenza della Regione su mercati extra europei, sui quali è
necessario uno sforzo autonomo della Regione per differenziarci
dalla potente proposta globale italiana. I corregionali
all'estero sono una risorsa da utilizzare sullo scenario
internazionale.
Alessandro Corazza (IdV-Citt) ha condiviso gli argomenti posti
dagli altri consiglieri, Gianfranco Moretton (PD) ha
preannunciato una stretta sorveglianza sulla programmazione
comunitaria. Sulle compartecipazioni INPS ha chiesto se i 200
milioni saranno erogati in soluzione annuale o triennale.
Federico Razzini (LN) ha sottolineato il ruolo positivo svolto
dal ministro Calderoli nella vicenda delle compartecipazioni. È
necessario ora sviluppare anche una visione delle politiche
comunitarie e usare lo strumento dei GECT per creare nuove
partnership. Razzini ha auspicato anche la collaborazione con
regioni che, come la Catalogna, hanno tradizioni autonomiste.
Il presidente Tondo ha sottolineato l'importanza dell'azione
svolta presso la Corte costituzionale dalla precedente
Amministrazione regionale. I risultati ottenuti sono importanti,
ha detto Tondo, evidenziando come nel testo della Finanziaria
nazionale i 200 milioni siano esplicitamente menzionati come
acconto. Attualmente, ha detto il presidente, non è chiaro se li
percepiremo in soluzione unica o su più annualità.
Sul fronte della programmazione internazionale Tondo ha
nuovamente ribadito che non ci sono stati ritardi, né perdita di
fondi. L'Euroregione è e rimane un punto centrale. Anche questo
però va sviluppato sull'attività concreta, come è stata la
proposta avanzata alla Slovenia sulla collaborazione in campo
nucleare. Purtroppo, ha rilevato Tondo, non abbiamo avuto
risposte in merito a Krsko, ma molte questioni sul
rigassificatore.
Le Province sono garantite dalla Costituzione, ha risposto Tondo
alla domanda sugli Enti locali. Il commissariamento delle
Comunità montane ci porta a lavorare su una nuova proposta
d'assetto.
Rispondendo alla domanda sull'organizzazione del Servizio
rapporti comunitari e integrazione europea, Tondo ha sottolineato
che intende snellire e riformare l'assetto dell'intera macchina
regionale.
(fine)