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II Comm: audizione ANCI su legge commercio

24.09.2009
13:34
(ACON) Trieste, 24 set - ET - Il ripristino delle condizioni di mercato nell'ambito della grande distribuzione in osservanza del principio della concorrenza è la richiesta fatta alla II Commissione consiliare, presieduta da Maurizio Franz (LN), dall'ANCI.

La Commissione ha sentito l'associazione dei Comuni in merito alla legge regionale sul commercio e ai recenti pronunciamenti del TAR. La fattispecie che portato al confronto è il caso della struttura commerciale nel comune di Aiello, dove il TAR ha accolto le istanze di libera apertura nei festivi dei singoli esercenti al dettaglio presenti all'interno della struttura, titolari di negozi di grandezza inferiore al limite posto dalla legge regionale, pari a 400 metri quadri. L'ANCI ha chiesto alla Regione di intervenire in merito per ripristinare l'uniformità dell'applicazione della norma, senza però penalizzare le piccole realtà locali. Se si applicasse un possibile limite alle aperture a tutti i negozi fuori dal centro storico per risolvere la questione posta dall'Outlet di Aiello, si penalizzerebbe i comuni minori che spesso hanno un solo negozio proprio fuori dal centro. La richiesta dell'Associazione è dunque che la Regione stabilisca una regola uniforme per la grande distribuzione, in modo rapido, tenendo conto dei bisogni del territorio.

Facciamo il possibile per evitare che la norma sul commercio venga applicata a macchie. Per Roberto Asquini (Misto) la soluzione è rafforzare e stabilizzare le previsioni, facendole applicare uniformemente. Gli scompensi verificatisi sono il risultato dell'eccessiva accelerata fatta 5 anni fa.

Il presidente Franz ha sottolineato la complessità della materia e la pari complessità del territorio sul quale applicare le norme, ribadendo la contrarietà alle aperture domenicali. La legge approvata qualche mese fa è il miglior punto d'equilibrio per garantire tutti, dagli operatori del settore, fino alle famiglie. Il pronunciamento del TAR crea di fatto una turbativa e per questo un intervento di manutenzione alla legge sarebbe opportuno. È comunque necessaria un'ampia convergenza politica per stabilizzare l'intervento e apporre eventuali correttivi.

Restituire la capacità di decisione ai Comuni è parte della soluzione, secondo Sandro Della Mea (PD), perché la norma approvata troppo in fretta non tiene conto delle peculiarità del territorio. Della Mea concorda nel condividere la ricerca di una soluzione al problema.

Da Trieste si arriva in 15 minuti a Capodistria dove i centri sono sempre aperti. Evidenzia così le differenze tra i vari territori, il consigliere Gaetano Valenti del PdL, pur trovando la norma varata la migliore possibile. In realtà, un'unica regola valida per tutti non è possibile, perché i confini con realtà molto diverse dalla nostra esistono e bisogna tenerne conto.

Il ritorno all'autogoverno del territorio sulla materia del commercio è fondamentale anche per Enio Agnola (IdV-Citt). Il fatto di confinare con Paesi con norme diverse non può non essere preso in considerazione e la questione posta dal pronunciamento del TAR va affrontata. Deciso no a nuovi centri commerciali.

Piero Tononi (PdL) ribadisce la contrarietà alla legge sul commercio, che pone molti problemi e non tiene conto delle forti diversità dei territori regionali e all'interno delle stesse realtà comunali. È una legge nata male, secondo Tononi, che porta naturalmente a storture e a ricorsi e non tutela affatto il piccolo commercio.

Enzo Marsilio (PD) ha evidenziato i problemi dei comuni della montagna. Favorevole alla revisione della legge, Marsilio utilizzerebbe lo strumento dell'Osservatorio regionale sul commercio e capire lo stato dell'arte. Altrettanto opportuno sarebbe capire che peso da la maggioranza agli Enti locali e al principio della libera concorrenza.

Valutare affondo le conseguenze delle decisioni prese per non dover costantemente mettere mano alle norme varate. Paolo Pupulin (PD) sollecita la ricerca di una soluzione condivisa e ragionata alla questione posta dal pronunciamento del TAR.

(immagini tv)