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PD:audizione ANCI su commercio rivela spaccature maggioranza

24.09.2009
17:24
(ACON) Trieste, 24 set - COM/MPB - I consiglieri del PD Sandro Della Mea, Daniele Gerolin, Enzo Marsilio e Paolo Pupulin, componenti della II Commissione consiliare, in una nota affermano che l'audizione dell'ANCI in Commissione in materia di commercio, con riferimento alla legge regionale 29/2005 e ai recenti pronunciamenti giurisdizionali in merito, ha evidenziato le profonde spaccature della maggioranza sull'argomento, come era già emerso in precedenza in Aula quando si era trattato di discutere le modifiche alla legge di settore in vigore. Al proposito sottolineano che il consigliere di maggioranza Tononi (PdL) nel suo intervento ha dichiarato che "questa legge è destinata a dissolversi, a causa dei ricorsi già presentati e degli altri che certamente seguiranno".

Quanto modificato dalla maggioranza in materia di commercio - affermano i consiglieri PD - non può disciplinare correttamente il settore commerciale perché va a togliere la dovuta autonomia agli Enti Locali e, soprattutto, omologa territori che presentano peculiarità ben definite e oggettive differenziazioni (non si riconoscono le difficoltà del comparto in zone particolari come quelle di confine e montane, gli ambiti rurali e i paesi di piccole dimensioni).

Di questo passo - aggiungono - si rischia di passare la maggior parte del proprio tempo a correggere modifiche di legge partite con il piede sbagliato e che sotto il peso delle continue pressioni dei vari interessi territoriali non fanno che aumentare la confusione.

L'atteggiamento conflittuale e la difesa degli interessi di parte - caratteristiche sin troppo abituali di questa maggioranza - non costituiscono positivi presupposti di buon governo, commentano concludendo che meglio sarebbe, nell'interesse di tutti, se nel disciplinare il settore del commercio si abbandonassero le semplificazioni attuali per cercare di cogliere in tutte le sue espressioni la complessità dei vari ambiti territoriali, con l'avvertenza, nel far questo, di coinvolgere in maniera reale i più diretti interessati.