PdL: Novelli, esenzione IRAP anche per ASP di Cividale
(ACON)Trieste, 26 set - COM/MPB - "L'Azienda Pubblica di Servizi
alla Persona (ASP) di Cividale del Friuli non può continuare a
essere discriminata in materia di IRAP rispetto alle ASP nate
dalla trasformazione di Istituzioni Pubbliche di Assistenza e
Beneficenza (IPAB) che invece sono esonerata dal pagamento del
tributo in forza della legge n.266/05. Questo è incostituzionale
in quanto solo in ragione della loro origine alcune ASP godono di
un regime agevolato in materia di IRAP, mentre altre, pur avendo
la stessa finalità, scopi e oggetto sociale ed erogando identiche
prestazioni non godono degli stessi benefici fiscali".
Il problema, oggetto di una mozione che sarà discussa nella
sessione di lavori del Consiglio regionale in programma la
prossima settimana, è stato sollevato direttamente a Roma dal
consigliere regionale del PdL, Roberto Novelli, che è tra i
firmatari del provvedimento e che ha incontrato in Parlamento il
presidente della VI Commissione (Finanze) on. Gianfranco Conte.
"Considerato che la Regione FVG - continua Novelli - non ha
facoltà di intervenire su un tributo di competenza nazionale ho
illustrato la questione direttamente all'on. Conte affinché
questa disparità, causata da un evidente vuoto normativo, possa
essere superata attraverso una modifica della normativa
esistente.
"Gli uffici della VI Commissione, secondo quanto dichiarato dallo
stesso presidente Conte - prosegue il consigliere - avvieranno
un'indagine per vedere quante situazioni analoghe a quella
dell'ASP di Cividale si presentano sul territorio nazionale per
poi procedere nella maniera più opportuna. Analogamente -
aggiunge Novelli - si verificherà se in regione esistono
situazioni analoghe a quella di Cividale.
"Tale disparità di trattamento fiscale - precisa Novelli - ricade
direttamente sui beneficiari delle prestazioni erogate dall'ASP
di Cividale. Nel 2008 il costo sostenuto per l'IRAP è stato di
circa 150mila euro, ricaduto intermante sull'utenza (circa 230
famiglie) a fronte di un'inevitabile aumento della retta di quasi
2 euro al giorno. Questa struttura, per il numero di ospiti
accolti, risulta essere la seconda in provincia di Udine ed è
palese l'ingiustizia che le famiglie dei nostri anziani devono
subire rispetto ad altre strutture identiche esentate dal tributo
solo perché venute in essere da trasformazione di IPAB in ASP
dopo la legge 266/05".
"La questione - conclude Novelli - era già stata sollevata
all'assessore regionale alle Finanze Sandra Savino che
prontamente aveva investito il ministero dell'Economia con una
nota sulla vicenda, visto che la Corte Costituzionale con la
sentenza n.216 dell'8 luglio di quest'anno aveva ribadito la
carenza di ogni potere in capo alle regioni nel disporre
l'esenzione dal pagamento di tributi, come l'IRAP in questione,
istituiti con legge statale e che tale esenzione può essere
stabilita solo con legge nazionale".