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PdL: Novelli, esenzione IRAP anche per ASP di Cividale

26.09.2009
12:58
(ACON)Trieste, 26 set - COM/MPB - "L'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP) di Cividale del Friuli non può continuare a essere discriminata in materia di IRAP rispetto alle ASP nate dalla trasformazione di Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB) che invece sono esonerata dal pagamento del tributo in forza della legge n.266/05. Questo è incostituzionale in quanto solo in ragione della loro origine alcune ASP godono di un regime agevolato in materia di IRAP, mentre altre, pur avendo la stessa finalità, scopi e oggetto sociale ed erogando identiche prestazioni non godono degli stessi benefici fiscali". Il problema, oggetto di una mozione che sarà discussa nella sessione di lavori del Consiglio regionale in programma la prossima settimana, è stato sollevato direttamente a Roma dal consigliere regionale del PdL, Roberto Novelli, che è tra i firmatari del provvedimento e che ha incontrato in Parlamento il presidente della VI Commissione (Finanze) on. Gianfranco Conte. "Considerato che la Regione FVG - continua Novelli - non ha facoltà di intervenire su un tributo di competenza nazionale ho illustrato la questione direttamente all'on. Conte affinché questa disparità, causata da un evidente vuoto normativo, possa essere superata attraverso una modifica della normativa esistente. "Gli uffici della VI Commissione, secondo quanto dichiarato dallo stesso presidente Conte - prosegue il consigliere - avvieranno un'indagine per vedere quante situazioni analoghe a quella dell'ASP di Cividale si presentano sul territorio nazionale per poi procedere nella maniera più opportuna. Analogamente - aggiunge Novelli - si verificherà se in regione esistono situazioni analoghe a quella di Cividale. "Tale disparità di trattamento fiscale - precisa Novelli - ricade direttamente sui beneficiari delle prestazioni erogate dall'ASP di Cividale. Nel 2008 il costo sostenuto per l'IRAP è stato di circa 150mila euro, ricaduto intermante sull'utenza (circa 230 famiglie) a fronte di un'inevitabile aumento della retta di quasi 2 euro al giorno. Questa struttura, per il numero di ospiti accolti, risulta essere la seconda in provincia di Udine ed è palese l'ingiustizia che le famiglie dei nostri anziani devono subire rispetto ad altre strutture identiche esentate dal tributo solo perché venute in essere da trasformazione di IPAB in ASP dopo la legge 266/05". "La questione - conclude Novelli - era già stata sollevata all'assessore regionale alle Finanze Sandra Savino che prontamente aveva investito il ministero dell'Economia con una nota sulla vicenda, visto che la Corte Costituzionale con la sentenza n.216 dell'8 luglio di quest'anno aveva ribadito la carenza di ogni potere in capo alle regioni nel disporre l'esenzione dal pagamento di tributi, come l'IRAP in questione, istituiti con legge statale e che tale esenzione può essere stabilita solo con legge nazionale".