Pens: Ferone, malattie neurodegenerative muscolari
(ACON) Trieste, 29 set - COM/MPB - Con una interrogazione a
risposta immediate, il consigliere del Partito Pensionati Luigi
Ferone chiede alla Giunta di modificare la normativa vigente per
permettere ai malati di Sclerosi Multipla Amiotrofica (SLA) e a
tutte le persone affette da malattie altrettanto invalidanti non
solo di disporre gratuitamente nella loro residenza di tutte le
apparecchiature mediche necessarie alla loro sopravvivenza, ma
anche di un contributo a sostegno dei costi pagati per il
personale badante, anche se il loro reddito è superiore alle
soglia dei 35.000 euro.
Ferone ricorda che in Friuli Venezia Giulia ci sono oltre un
centinaio di persone affette da malattie neurodegenerative
muscolari fortemente invalidanti, come la SLA, che comportano la
perdita progressiva dell'autonomia personale fino ad arrivare a
dipendere completamente dagli altri. Questi malati possono essere
curati anche a domicilio, purché con le apparecchiature tecniche
necessarie e personale specialistico. In questo modo il malato,
nella propria abitazione, può avere una qualità di vita più
accettabile. Ma la progressività della malattia rende necessaria
l'assistenza 24 ore su 24 e quindi non bastano le cure dei
parenti e c'è l'oggettiva necessità di assumere del personale
badante, con costi molto elevati.
Il consigliere rileva inoltre che attualmente dal reddito è
possibile dedurre un massimo di 1.549,37 euro di contributi
previdenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e
familiari per la parte a carico del datore di lavoro, e che sono
inoltre detraibili in misura pari al 19% le spese sostenute per
addetti all'assistenza personale per un massimo di 2.100 euro
solo se il reddito complessivo non supera 40.000 euro.
Il Fondo per l'Autonomia Possibile - aggiunge Ferone a sostegno
del quesito posto - prevede un contributo ai nuclei familiari che
abbiano un disabile a carico ponendo criteri che sono legati
all'età o al reddito ISEE del nucleo familiare; reddito che non
deve superare l'ammontare di 35.000 euro. E i malati di SLA con
ISEE superiori alla soglia si trovano spesso in oggettive forti
difficoltà perché comunque il loro reddito non è sufficiente a
sostenere i costi del personale badante.