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Pens: Ferone, malattie neurodegenerative muscolari

29.09.2009
14:58
(ACON) Trieste, 29 set - COM/MPB - Con una interrogazione a risposta immediate, il consigliere del Partito Pensionati Luigi Ferone chiede alla Giunta di modificare la normativa vigente per permettere ai malati di Sclerosi Multipla Amiotrofica (SLA) e a tutte le persone affette da malattie altrettanto invalidanti non solo di disporre gratuitamente nella loro residenza di tutte le apparecchiature mediche necessarie alla loro sopravvivenza, ma anche di un contributo a sostegno dei costi pagati per il personale badante, anche se il loro reddito è superiore alle soglia dei 35.000 euro.

Ferone ricorda che in Friuli Venezia Giulia ci sono oltre un centinaio di persone affette da malattie neurodegenerative muscolari fortemente invalidanti, come la SLA, che comportano la perdita progressiva dell'autonomia personale fino ad arrivare a dipendere completamente dagli altri. Questi malati possono essere curati anche a domicilio, purché con le apparecchiature tecniche necessarie e personale specialistico. In questo modo il malato, nella propria abitazione, può avere una qualità di vita più accettabile. Ma la progressività della malattia rende necessaria l'assistenza 24 ore su 24 e quindi non bastano le cure dei parenti e c'è l'oggettiva necessità di assumere del personale badante, con costi molto elevati.

Il consigliere rileva inoltre che attualmente dal reddito è possibile dedurre un massimo di 1.549,37 euro di contributi previdenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e familiari per la parte a carico del datore di lavoro, e che sono inoltre detraibili in misura pari al 19% le spese sostenute per addetti all'assistenza personale per un massimo di 2.100 euro solo se il reddito complessivo non supera 40.000 euro.

Il Fondo per l'Autonomia Possibile - aggiunge Ferone a sostegno del quesito posto - prevede un contributo ai nuclei familiari che abbiano un disabile a carico ponendo criteri che sono legati all'età o al reddito ISEE del nucleo familiare; reddito che non deve superare l'ammontare di 35.000 euro. E i malati di SLA con ISEE superiori alla soglia si trovano spesso in oggettive forti difficoltà perché comunque il loro reddito non è sufficiente a sostenere i costi del personale badante.