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PD: Codega, su legge interventi sociali opposizione totale

29.09.2009
16:09
(ACON) Trieste, 29 set - COM/AB - Il PD farà opposizione totale al progetto di legge sugli interventi sociali presentato dalla Lega Nord che domani sarà all'attenzione del Consiglio regionale.

Ad anticiparlo è il consigliere regionale del PD Franco Codega, che ne ricorda i contenuti.

E' un progetto fortemente voluto dalla Lega con il quale si chiede che per poter accedere a importanti provvedimenti in ambito sociale si debba risiedere in regione da almeno 15 anni. E' un requisito fatto apposta per escludere, di fatto, gli immigrati dall'accesso a tali provvidenze. Anche se in seguito a trattative il periodo richiesto potrà essere ridotto, resta comunque del tutto inaccettabile il principio.

I circa 90.000 stranieri regolarmente presenti nella nostra regione lavorano, sono inseriti nel sistema produttivo contribuendo al 9% del prodotto interno del Friuli Venezia Giulia, pagano le tasse facendo giungere alle casse della regione circa 60 milioni di euro all'anno, contribuiscono allo sviluppo dei loro Paesi con rimesse del valore di 54 milioni di euro all'anno: non si capisce perché debbano essere esclusi dal godere di quelle provvidenze che anche loro contribuiscono a finanziare.

Questa proposta di legge - così ancora Codega - va anche formalmente contro le principali norme nazionali e internazionali: l'art. 41 della Bossi-Fini che prevede che i titolari di permesso di soggiorno di durata anche di un anno abbiano diritto alle provvidenze di assistenza sociale alla pari dei cittadini italiani; l'art. 11 della Direttiva 2003/109/CE del Consiglio d'Europa che afferma per i titolari della carta di soggiorno (5 anni di residenza) la equiparazione con gli italiani per quanto riguarda l'accesso alle prestazioni sociali; la Convenzione sui dritti dell'infanzia che prevede il diritto dei fanciulli alla educazione e istruzione.

Eppure tutto questo non basta. Non si è neanche voluto concludere l'iter regolare della discussione del progetto di legge nella Commissione competente stravolgendo quella che è la prassi usuale e si è voluto ricorrere forzatamente in Aula. Lo diciamo con chiarezza: si tratta di una atto di estrema inciviltà. Una logica del rifiuto del diverso e dello straniero che dai respingimenti dei barconi a livello nazionale giunge fin qui al respingimento per l'accesso agli interventi sociali: siamo agli antipodi di una cultura di rispetto della eguale dignità delle persone e in totale negazione del cuore di quelle radici cristiane che in altre sedi si va rivendicando.

Per tutti questi motivi - conclude Codega la nostra opposizione sarà totale.