CR: pdl lavoratori residenti, dibattito (7)
(ACON) Trieste, 30 set - ET - Giorgio Venier Romano (UDC) è
intervenuto all'inizio del dibattito generale ripercorrendo
l'iter della norma nella III Commissione consiliare, da lui
presieduta. I tempi dei lavori si sono protratti a causa di
imprevedibili concomitanze e accavallamenti dei lavori delle
varie Commissioni. Il testo nella sua forma incompleta non poteva
essere trasmesso al Tutore dei minori per ottenere il suo parere.
Annamaria Menosso (PD) ha rigettato le accuse di ostruzionismo: i
tempi dei lavori in Commissione sono stati fin troppo brevi, poco
più di 5 ore. Grave anche il fatto che siano state respinte le
richieste di audizioni con tutti quei soggetti che lavorano a
stretto contatto con gli immigrati. Si ha paura che i veri nodi
arrivino al pettine. Lamentato il mancato parere del Tutore dei
minori.
Per Bruno Zvech (PD) il nocciolo del problema non sono il numero
di studenti extracomunitari nelle nostre classi, bensì
determinate dinamiche economiche e produttive che governano la
globalizzazione. Il mondo è unico e le persone sono diverse, ci
vuole una garanzia per tutti di una vita migliore, senza questo
non facciamo gli interessi di nessuno e non ci garantiamo un
futuro sereno.
Una legge scandalosa, un'involuzione, una previsione che colpisce
anche i cassaintegrati italiani. Roberto Antonaz (SA-PRC) non ha
mezzi termini e accusa la maggioranza di far perdere alla regione
il senso delle tradizioni e della sua civiltà. Questa legge non
separa il regolare da chi non è regolare e si manca anche
l'obiettivo dell'integrazione. Si crea prima il problema e poi si
propone la soluzione, raccogliendo consensi, ma si costruisce una
società che si ritorcerà contro tutti.
Sergio Lupieri (PD) parla di mistificazione, di dati falsi, di
demagogia e di proposta di legge indecente. Non si tratta di una
grande riforma del welfare regionale, ma indebolisce la società
attaccando i fondamentali della tutela, specie di quella dei
minori. Il welfare diventa strumento di emarginazione,
discriminazione fin dalla più tenera età. Inaccettabile la
mediazione ottenuta tra le forze di maggioranza.
(segue)