PdL: Galasso, polemiche pretestuose su pdl residenti
(ACON) Trieste, 30 set - COM/ET - "Sulla proposta di legge sui
lavoratori residenti si stanno alimentando delle polemiche
pretestuose che si basano su notizie non corrispondenti al vero".
A dichiararlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale,
Daniele Galasso.
"Nei fatti - precisa Galasso - le cose stanno in maniera molto
diversa da quello che si vuol far credere. A seguito delle minori
entrate pari a 780 milioni di euro ci siamo impegnati ad
approvare una Finanziaria di rigore ed è impensabile che questa
premessa non provochi delle ricadute in tutti i settori di
attività della Regione. Quindi, anche nella materia tratta dalla
proposta di legge n.39 vanno previste delle priorità. Noi saremmo
dell'avviso di dare tutto a tutti, ma questo ovviamente non è
possibile".
"Pertanto - continua il capogruppo - abbiamo provveduto a
soddisfare innanzitutto le esigenze e i bisogni dei cittadini
residenti in regione e quindi a dare risposte e a soddisfare
anche le necessità dei cittadini extracomunitari seguendo
determinati principi. Per i benefici relativi alla casa vengono
richiesti 10 anni di residenza in Italia di cui uno in regione,
mentre per le altre provvidenze, anche in materia di welfare e
Carta famiglia, il requisito richiesto sarà di 8 anni di
residenza in Italia di cui uno in regione".
"Per quanto riguarda - precisa Galasso - il Fondo povertà, il
diritto allo studio e quindi i relativi contributi, il trasporto
scolastico, i libri di testo ed i contributi alle scuole
paritarie relativamente alla formazione negli istituti
professionali, non è previsto alcun vincolo. In questi casi gli
extracomunitari sono equiparati a tutti gli effetti ai residenti.
Non sono previsti, inoltre, vincoli e requisiti per chi presta
servizio nelle Forze armate e di polizia in quanto soggetti a
trasferimenti interregionali".
"Questo - conclude Galasso - è quanto concretamente propone il
provvedimento in materia di welfare. Chi la pensa in maniera
diversa o non comprende in quale contesto ci stiamo calando, o fa
della mera speculazione politica per lucrare qualche consenso sui
problemi dei più deboli".