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CR: pdl sostegno lavoratori, dibattito (3)

01.10.2009
13:49
(ACON) Trieste, 01 ott - ET - Franco Iacop (PD) si dice stupito di come l'UDC possa condividere una simile norma, dove si giustifica un intervento di esclusione da benefici pubblici con un principio indefinito come il serio legame con il territorio. Ciò solleva il timore che questo diventi il parametro delle politiche sociali e della sanità, introducendo un principio devastante.

"Avevo fame e non mi avete sfamato, avevo sete e non mi deste da bere, ero forestiero e non mi accoglieste". Enzo Marsilio (PD) cita la Bibbia per sottolineare la convinzione che questa norma alteri principi fondamentali, non derogabili e non mediabili per obbedire a logiche di partito e di alleanze. La mancanza di risorse è un alibi insufficiente per rinunciare ai valori cristiani.

L'imprevisto e forte impatto della crisi economica con conseguente diminuzione di posti di lavoro e delle disponibilità dei bilanci pubblici hanno generato l'impossibilità di dare tutto a tutti. Edoardo Sasco (UDC) evidenzia come la proposta sia il tentativo di raggiungere un equilibrio in una congiuntura socioeconomica molto complessa. Non speculiamo su questi temi ma ragioniamo, è stato l'invito all'Aula. Il nostro obiettivo è la qualità della vita dei nostri concittadini e nessuno vuole tirare su steccati, ma il problema è individuare un percorso con regole precise all'interno del quale ricondurre il complesso tema dell'immigrazione.

Si consolida la maggioranza, ma si svende la residua capacità di governo. Sandro Della Mea (PD) parla di un'altra brutta pagina scritta in questa legislatura e di una cambiale pagata alla Lega Nord per tenere insieme la coalizione. Così si sostengono solo gli autoctoni, invece di aiutare tutti quelli che da noi lavorano, indugiando in un atto di puro populismo. La norma affida la gente bisognosa alla sola umana compassione e ciò è grave.

(segue)