CR: pdl sostegno lavoratori, dibattito (4)
(ACON) Trieste, 01 ott - ET - I principi e i valori non possono
essere oggetto di misurazioni o quantificazioni e quindi non sono
né negoziabili né mediabili e il modello di società che ispira
l'operato della maggioranza è improntato sull'esclusione e la
chiusura. Alessandro Tesini (PD) trova che legare gli obiettivi,
specie delle pubbliche amministrazioni, agli umori quotidiani
della società sia sbagliato e limiti la capacità di gestire i
forti cambiamenti in atto.
Mauro Travanut (PD) chiede un forte scatto di dignità da parte
della maggioranza per mettere fuori gioco la Lega Nord, rea di
imporre provvedimenti senza discuterli con gli alleati. Non
temete - ha specificato il consigliere - non ci alleeremo mai con
il Carroccio, proprio per i valori espressi da questa proposta di
legge. Tra oggi e martedì, smorzate ancora i toni di questa
proposta di legge.
Per Enore Picco (LN) la proposta di legge fissa regole semplici
che sono presenti in molti Paesi europei. Picco, che sottolinea
di essere figlio di emigrati e amministratore locale che ha
lavorato e lavora nel sociale, ribadisce che ai diritti sono
correlati anche dei doveri e che con questo provvedimento si da
priorità alla nostra gente e, dopo, la massima solidarietà a
tutti.
Legge contro la nostra storia. Igor Gabrovec (PD) sottolinea il
peso che il multilinguismo e la cultura non italiana hanno in
regione. Chi arriva da noi va visto come qualcuno che cerca di
costruire migliori opportunità per se stesso e la propria
famiglia. Alcune battaglie della Lega Nord sono condivisibili,
come quella per le identità locali e il federalismo, ma questa è
contraria ai valori e alla storia della nostra terra.
Per Luigi Ferone (Part.Pens) si tratta di introdurre regole,
necessarie perché le risorse sono scarse. Solo così si evita una
guerra tra poveri, fatta di punti in graduatoria e infinite file
agli sportelli, dove gli italiani soccomberebbero perché sono,
paradossalmente, i soggetti più deboli. Il sistema pensionistico
non è salvato dagli immigrati, ma dai sacrifici degli italiani.
Prima si contribuisce, poi si ottiene. Questa legge dice no al
tutto e subito, una garanzia per il futuro.
(segue)