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PD: Brandolin, senza vere risposte sulla centrale nucleare

01.10.2009
16:28
(ACON) Trieste, 01 ott - COM/ET - L'ipotesi di una centrale nucleare a Monfalcone è stata oggetto della risposta data al consigliere Giorgio Brandolin (PD) dall'assessore Riccardo Riccardi.

Ma per l'esponente del PD si tratta di una non risposta.

"Riccardi - spiega il consigliere - ha prima ribadito che la Giunta regionale condivide la scelta nucleare avanzata dal Governo nazionale, poi ha affermato che né in sede governativa nazionale né altrove sono stati in alcun modo ipotizzati siti del territorio regionale adatti o possibili per l'insediamento di una centrale nucleare. Infine, ha riferito che il presidente Tondo è favorevole a un intervento della Regione nel potenziamento della centrale slovena di Krsko".

"Nella mia interrogazione - evidenzia Brandolin - chiedevo se la Regione fosse a conoscenza della decisione del Governo di realizzare una centrale nucleare a Monfalcone, circostanziando la domanda con fatti incontestabili che stanno accadendo su quel territorio. E la risposta dell'assessore, non solo è stata elusiva rispetto alle volontà della Giunta regionale, ma è stata anche superficiale".

"L'assessore Riccardi ha infatti dato una risposta contraddittoria e generica - continua il consigliere regionale del PD - che non è entrata minimamente nel merito rispetto alle questioni che gli ho sottoposto, quali le dichiarazioni del ministro Scajola, l'operatività della società che ha tempestivamente bloccato la metanizzazione della centrale termoelettrica di Monfalcone e l'insediamento di un'azienda in grado di produrre componenti speciali per centrali nucleari nell'area ex Ineos".

In un articolo di un importante quotidiano nazionale, poi, si legge che solo cinque regioni italiane non si sono pronunciate sulla decisione del Governo di tornare al nucleare, tra cui il Friuli Venezia Giulia, mentre tutte le altre in un modo o nell'altro hanno detto no.

"È giunto il momento - conclude Brandolin - che la Giunta regionale tiri fuori la testa dalla sabbia e risponda in maniera chiara su questa ipotesi, non può continuare a trincerarsi dietro a risposte pilatesche. Ciò fa solo pensare che Tondo e la maggioranza regionale siano favorevoli a realizzarla e che daranno il loro assenso quando il Governo lo chiederà".