PD: Brandolin, senza vere risposte sulla centrale nucleare
(ACON) Trieste, 01 ott - COM/ET - L'ipotesi di una centrale
nucleare a Monfalcone è stata oggetto della risposta data al
consigliere Giorgio Brandolin (PD) dall'assessore Riccardo
Riccardi.
Ma per l'esponente del PD si tratta di una non risposta.
"Riccardi - spiega il consigliere - ha prima ribadito che la
Giunta regionale condivide la scelta nucleare avanzata dal
Governo nazionale, poi ha affermato che né in sede governativa
nazionale né altrove sono stati in alcun modo ipotizzati siti del
territorio regionale adatti o possibili per l'insediamento di una
centrale nucleare. Infine, ha riferito che il presidente Tondo è
favorevole a un intervento della Regione nel potenziamento della
centrale slovena di Krsko".
"Nella mia interrogazione - evidenzia Brandolin - chiedevo se la
Regione fosse a conoscenza della decisione del Governo di
realizzare una centrale nucleare a Monfalcone, circostanziando la
domanda con fatti incontestabili che stanno accadendo su quel
territorio. E la risposta dell'assessore, non solo è stata
elusiva rispetto alle volontà della Giunta regionale, ma è stata
anche superficiale".
"L'assessore Riccardi ha infatti dato una risposta
contraddittoria e generica - continua il consigliere regionale
del PD - che non è entrata minimamente nel merito rispetto alle
questioni che gli ho sottoposto, quali le dichiarazioni del
ministro Scajola, l'operatività della società che ha
tempestivamente bloccato la metanizzazione della centrale
termoelettrica di Monfalcone e l'insediamento di un'azienda in
grado di produrre componenti speciali per centrali nucleari
nell'area ex Ineos".
In un articolo di un importante quotidiano nazionale, poi, si
legge che solo cinque regioni italiane non si sono pronunciate
sulla decisione del Governo di tornare al nucleare, tra cui il
Friuli Venezia Giulia, mentre tutte le altre in un modo o
nell'altro hanno detto no.
"È giunto il momento - conclude Brandolin - che la Giunta
regionale tiri fuori la testa dalla sabbia e risponda in maniera
chiara su questa ipotesi, non può continuare a trincerarsi dietro
a risposte pilatesche. Ciò fa solo pensare che Tondo e la
maggioranza regionale siano favorevoli a realizzarla e che
daranno il loro assenso quando il Governo lo chiederà".