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CR: pdl sostegno lavoratori, fine dibattito e Giunta (5)

01.10.2009
17:06
(ACON) Trieste, 01 ott - MPB - Dobbiamo capire la situazione economica in cui ci troviamo, la necessità di porre gerarchie nelle scelte - ha affermato il capogruppo del PdL Daniele Galasso lamentando che nessuno dell'opposizione ha mai ricordato che ci sono anche immigrati che delinquono, fanno accattonaggio, impongono le loro regole nel Paese che li ospita. I bravi immigrati laboriosi non subiranno restrizioni. Il problema è quello di non alimentare le speranze, distruggendo le certezze di chi sta qui.

In Commissione la sinistra ha tentato una becera contrattazione sugli anni, perché era stato acquisito il dato di un minimo temporale - ha affermato Roberto Asquini (Misto) sottolineando che la norma garantisce l'equità innanzitutto per i bambini e che è impossibile dare a tutti.

Per Enio Agnola (IdV-Citt) gli obiettivi sono di utilizzare al meglio le risorse disponibili, secondo il principio della solidarietà nella serietà e severità: quando il cittadino contribuisce a generare le risorse per pagare i diritti, ha diritto a parteciparvi. Le persone vanno considerate sui comportamenti indipendentemente da dove e quando siano arrivate. Limite di questa norma è di essere firmata solo dalla Lega.

Il capogruppo del PD Gianfranco Moretton si è richiamato alle affermazioni di Galasso circa il contributo profuso per smorzare la durezza di una legge che, per Moretton, non garantiva equità. Non posso dimenticare gli estremismi eversivi della Lega - ha aggiunto: essa vuole una società che si chiude, e quindi destinata al declino.

Per Roberto Novelli (PdL) il tema dell'immigrazione è oggi questione europea, è lo specchio e il moltiplicatore dei problemi. Il sistema, imperfetto, non consente di dare tutto a tutti. In questo momento di difficoltà economica la maggior tutela va a chi ha maggiori legami con il territorio, regolando l'accesso di altri. Infine la voce della Giunta regionale attraverso l'intervento dell'assessore Roberto Molinaro, che ha sottolineato come il provvedimento sia di iniziativa consiliare e che quindi l'Esecutivo si rimetterà alle decisioni del Consiglio, senza presentare emendamenti correttivi. Buona parte del dibattito è stato incentrato sul significato del provvedimento e sui principi che vi sottendono, più che sui contenuti - ha aggiunto l'assessore indicando alcuni elementi di cui tener conto. Innanzitutto non collocandolo nella logica di contrapposizione di italiani e stranieri immigrati, ma di ridefinizione degli interventi sociali attraverso la rivisitazione dell'accesso ai benefici e alle prestazioni.

La tutela dei residenti non la scopriamo con questa proposta di legge - ha sottolineato ancora Molinaro - la questione è come si attua in base all'ordinamento giuridico che impone di individuare misure sostenibili e coerenti, nel rispetto del concetto di ragionevolezza, poiché le prestazioni sociali non sono tutte uguali, possono essere simili, ma con tutele e discipline diverse. Bisogna poi guardare alla sostanza del provvedimento, dopo che saranno esaminati e approvati gli emendamenti. Di fatto resteranno poche misure: il fondo per gli asili nido (e la stima è che il provvedimento potrà modificare per il 10% per cento la spesa), l'assegno di studio delle scuole paritarie (con una incidenza pure del 10 %), l'estensione a dieci anni per casa e affitti ed edilizia agevolata, e infine una serie di deroghe per le forse armate e di polizia. Questo è il contributo che offro per una migliore cognizione, poiché siamo a una puntata di un percorso che sarà ancora lungo.

(segue)