CR: pdl sostegno lavoratori, fine dibattito e Giunta (5)
(ACON) Trieste, 01 ott - MPB - Dobbiamo capire la situazione
economica in cui ci troviamo, la necessità di porre gerarchie
nelle scelte - ha affermato il capogruppo del PdL Daniele Galasso
lamentando che nessuno dell'opposizione ha mai ricordato che ci
sono anche immigrati che delinquono, fanno accattonaggio,
impongono le loro regole nel Paese che li ospita. I bravi
immigrati laboriosi non subiranno restrizioni. Il problema è
quello di non alimentare le speranze, distruggendo le certezze di
chi sta qui.
In Commissione la sinistra ha tentato una becera contrattazione
sugli anni, perché era stato acquisito il dato di un minimo
temporale - ha affermato Roberto Asquini (Misto) sottolineando
che la norma garantisce l'equità innanzitutto per i bambini e che
è impossibile dare a tutti.
Per Enio Agnola (IdV-Citt) gli obiettivi sono di utilizzare al
meglio le risorse disponibili, secondo il principio della
solidarietà nella serietà e severità: quando il cittadino
contribuisce a generare le risorse per pagare i diritti, ha
diritto a parteciparvi. Le persone vanno considerate sui
comportamenti indipendentemente da dove e quando siano arrivate.
Limite di questa norma è di essere firmata solo dalla Lega.
Il capogruppo del PD Gianfranco Moretton si è richiamato alle
affermazioni di Galasso circa il contributo profuso per smorzare
la durezza di una legge che, per Moretton, non garantiva equità.
Non posso dimenticare gli estremismi eversivi della Lega - ha
aggiunto: essa vuole una società che si chiude, e quindi
destinata al declino.
Per Roberto Novelli (PdL) il tema dell'immigrazione è oggi
questione europea, è lo specchio e il moltiplicatore dei
problemi. Il sistema, imperfetto, non consente di dare tutto a
tutti. In questo momento di difficoltà economica la maggior
tutela va a chi ha maggiori legami con il territorio, regolando
l'accesso di altri.
Infine la voce della Giunta regionale attraverso l'intervento
dell'assessore Roberto Molinaro, che ha sottolineato come il
provvedimento sia di iniziativa consiliare e che quindi
l'Esecutivo si rimetterà alle decisioni del Consiglio, senza
presentare emendamenti correttivi. Buona parte del dibattito è
stato incentrato sul significato del provvedimento e sui principi
che vi sottendono, più che sui contenuti - ha aggiunto
l'assessore indicando alcuni elementi di cui tener conto.
Innanzitutto non collocandolo nella logica di contrapposizione di
italiani e stranieri immigrati, ma di ridefinizione degli
interventi sociali attraverso la rivisitazione dell'accesso ai
benefici e alle prestazioni.
La tutela dei residenti non la scopriamo con questa proposta di
legge - ha sottolineato ancora Molinaro - la questione è come si
attua in base all'ordinamento giuridico che impone di individuare
misure sostenibili e coerenti, nel rispetto del concetto di
ragionevolezza, poiché le prestazioni sociali non sono tutte
uguali, possono essere simili, ma con tutele e discipline
diverse. Bisogna poi guardare alla sostanza del provvedimento,
dopo che saranno esaminati e approvati gli emendamenti. Di fatto
resteranno poche misure: il fondo per gli asili nido (e la stima
è che il provvedimento potrà modificare per il 10% per cento la
spesa), l'assegno di studio delle scuole paritarie (con una
incidenza pure del 10 %), l'estensione a dieci anni per casa e
affitti ed edilizia agevolata, e infine una serie di deroghe per
le forse armate e di polizia. Questo è il contributo che offro
per una migliore cognizione, poiché siamo a una puntata di un
percorso che sarà ancora lungo.
(segue)