News


PDL: Santin, assegni di studio a scuole paritarie

02.10.2009
11:42
(ACON) Trieste, 02 ott - COM/MPB - "Cambiare i criteri per la concessione degli assegni di studio alle famiglie degli allievi delle scuole paritarie con la presentazione di una normativa definitiva sulla materia". Ad affermarlo, il consigliere regionale del PdL Paolo Santin che ha presentato una proposta di legge in materia di diritto allo studio, con la modifica e l'integrazione della legge regionale n.14/1991. Santin ha espresso soddisfazione per la firma della proposta di legge da parte di quasi tutti i consiglieri di maggioranza. "La frequenza alla scuola dell'obbligo - rileva Santin - non può essere considerata alla stregua di un servizio assistenziale, bensì l'esercizio di un diritto costituzionale, quello della libertà di educazione. Ogni famiglia ha, infatti, il diritto di educare i propri figli secondo criteri liberamente scelti. E questa scelta deve essere resa possibile anche dagli aiuti regionali". "L'utilizzo del parametro ISEE per la concessione degli assegni di studio, come previsto dalla legge 14/91, non sembra essere più pertinente. Per questo abbiamo previsto l'assegnazione degli aiuti in base al reddito effettivamente disponibile del nucleo familiare. L'ISEE, infatti, comprendendo ad esempio anche la casa di proprietà, contrasta nettamente con la nostra cultura del risparmio e dell'obiettivo comune di comprarsi o costruirsi l'abitazione di residenza della famiglia; norme che rendono più facili le agevolazioni a coloro che spendono e spandono, rispetto a chi fa sacrifici per se e per i propri cari". "Per evitare calcoli complessi - prosegue l'esponente del Pdl - con la nuova norma si è assunto il parametro del reddito imponibile, immediatamente desumibile dalla dichiarazione dei redditi, con un tetto di 60mila euro. In questo modo si avrà una detrazione, per ogni familiare a carico, di 6mila euro, superiori ai 5.500 attualmente previsti dalla normativa regionale". "La nuova proposta di legge stabilisce anche che, a seguito dell'accoglimento della domanda di contributo relativamente all'anno di ingresso al ciclo di studi, l'Amministrazione provinciale competente si assuma un impegno pluriennale di spesa per i restanti anni necessari al completamento del ciclo stesso. Questo per evitare l'incertezza nel tempo del sostegno regionale e per dare alle famiglie una maggiore libertà di scelta". "Infine - conclude Santin - saranno le scuole a provvedere alla raccolta delle domande e di tutti gli elementi necessari per la determinazione degli assegni per ognuno degli allievi iscritti, nonché allo svolgimento della relativa istruttoria, sollevando completamente le famiglie da questa burocrazia".