PDL: Santin, assegni di studio a scuole paritarie
(ACON) Trieste, 02 ott - COM/MPB - "Cambiare i criteri per la
concessione degli assegni di studio alle famiglie degli allievi
delle scuole paritarie con la presentazione di una normativa
definitiva sulla materia".
Ad affermarlo, il consigliere regionale del PdL Paolo Santin che
ha presentato una proposta di legge in materia di diritto allo
studio, con la modifica e l'integrazione della legge regionale
n.14/1991. Santin ha espresso soddisfazione per la firma della
proposta di legge da parte di quasi tutti i consiglieri di
maggioranza.
"La frequenza alla scuola dell'obbligo - rileva Santin - non può
essere considerata alla stregua di un servizio assistenziale,
bensì l'esercizio di un diritto costituzionale, quello della
libertà di educazione. Ogni famiglia ha, infatti, il diritto di
educare i propri figli secondo criteri liberamente scelti. E
questa scelta deve essere resa possibile anche dagli aiuti
regionali".
"L'utilizzo del parametro ISEE per la concessione degli assegni
di studio, come previsto dalla legge 14/91, non sembra essere più
pertinente. Per questo abbiamo previsto l'assegnazione degli
aiuti in base al reddito effettivamente disponibile del nucleo
familiare. L'ISEE, infatti, comprendendo ad esempio anche la casa
di proprietà, contrasta nettamente con la nostra cultura del
risparmio e dell'obiettivo comune di comprarsi o costruirsi
l'abitazione di residenza della famiglia; norme che rendono più
facili le agevolazioni a coloro che spendono e spandono, rispetto
a chi fa sacrifici per se e per i propri cari".
"Per evitare calcoli complessi - prosegue l'esponente del Pdl -
con la nuova norma si è assunto il parametro del reddito
imponibile, immediatamente desumibile dalla dichiarazione dei
redditi, con un tetto di 60mila euro. In questo modo si avrà una
detrazione, per ogni familiare a carico, di 6mila euro, superiori
ai 5.500 attualmente previsti dalla normativa regionale".
"La nuova proposta di legge stabilisce anche che, a seguito
dell'accoglimento della domanda di contributo relativamente
all'anno di ingresso al ciclo di studi, l'Amministrazione
provinciale competente si assuma un impegno pluriennale di spesa
per i restanti anni necessari al completamento del ciclo stesso.
Questo per evitare l'incertezza nel tempo del sostegno regionale
e per dare alle famiglie una maggiore libertà di scelta".
"Infine - conclude Santin - saranno le scuole a provvedere alla
raccolta delle domande e di tutti gli elementi necessari per la
determinazione degli assegni per ognuno degli allievi iscritti,
nonché allo svolgimento della relativa istruttoria, sollevando
completamente le famiglie da questa burocrazia".