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PD: Moretton, costi terza corsia e CdA Autovie venete

05.10.2009
10:46
(ACON) Trieste, 05 ott - COM/AB - Non è ancora chiaro perché l'Anas non approvi il nuovo piano finanziario di Autovie Venete a copertura dei lavori per la terza corsia dell'A4. E'inoltre sorprendente che si venga a sapere dai giornali che lo stesso piano finanziario è ulteriormente lievitato a ben 2.3 miliardi di euro, contrariamente a quanto il presidente Santuz aveva detto in occasione dell'audizione in IV Commissione consiliare parlando di 1 miliardo e 900 milioni.

Lo afferma Gianfranco Moretton, capogruppo del PD in Consiglio regionale, che aggiunge.

Prendiamo atto che nell'arco di poche settimane il costo è aumentato di 400 milioni e, quindi, andando avanti di questo passo chissà a che cifra arriveremo. C'è da chiedersi come mai l'Anas ancora non approva il piano finanziario. Sarà che l'Anas non intende approvare lo stratosferico aumento del pedaggio (più 130%) così come preannunciato da Santuz? Se così fosse, non è accettabile tale aumento e bene farebbe l'Anas a non approvarle. A questo punto riteniamo che per contenere un aumento che graverebbe esclusivamente sulle tasche dei cittadini e delle imprese bisognerebbe trovare formule finanziarie alternative al solo aumento tariffario.

L'esempio dell'intervento a favore del deficit di bilancio dei Comuni di Parlermo, Roma e Catania, per i quale il Governo Berlusconi ha stanziato quasi un miliardo di euro, dovrebbe trovare impegnato il Governo Tondo a chiedere un contributo al presidente Berlusconi per coprire, almeno in parte, le spese per affrontare un'emergenza come lo è la realizzazione della terza corsia, per la quale è stata riconosciuta legittima la nomina del commissario, Renzo Tondo, per l'A4.

Siamo curiosi, inoltre, di vedere che cosa succederà il 15 di ottobre al rinnovo del CdA di Autovie Venete e anche al successivo incontro del nuovo consiglio di amministrazione, quando verranno distribuite le deleghe ai suoi componenti. Nel ribadire l'assurdità di raddoppiare la vicepresidenza, perché priva di senso logico e in quanto già, giustamente, attribuita alla regione Veneto, ci auguriamo che almeno all'ultimo momento il Governo Tondo non vi dia corso.

Ci auguriamo - conclude Moretton - che Tondo consideri la sobrietà di cui sempre si vanta, non solo sotto l'aspetto economico, ma anche evitando doppioni assolutamente inutili e fatti solo per corrispondere a logiche spartitorie, all'esclusivo scopo di pagare una ennesima gabella alla Lega Nord, che del risparmio ha fatto sempre la sua bandiera. Ma qui sta accadendo esattamente il contrario