UDC/PD: Sasco e Gabrovec, sedi del DOC Prosecco
(ACON) Trieste, 05 ott - COM/MPB - L'assessore regionale alle
risorse agricole Claudio Violino deve impegnarsi fino in fondo
per impedire che al Veneto siano assegnate tutte le sedi del DOC
Prosecco: è questa la sollecitazione espressa nell'incontro che i
consiglieri regionali Igor Gabrovec (PD) e Edoardo Sasco (UDC)
hanno avuto con l'esponente dell'Esecutivo.
"La frazione di Prosecco sul Carso triestino - hanno spiegato - è
la naturale sede ufficiale del costituendo Consorzio della nuova
DOC interregionale del vino Prosecco e la Regione deve impegnarsi
fino in fondo per ottenere questo risultato. I terrazzamenti a
ridosso di Prosecco (Prosek) e Contovello (Kontovel) hanno dato i
natali a questo celebre vino, anche se ha poi trovato il suo
maggior sviluppo nel vicino Veneto.
"Prendiamo positivamente atto dell'iniziativa dell'assessore -
proseguono il centrista Sasco e l'esponente della Slovenska
skupnost Gabrovec - ma vogliamo che Violino, assieme al
presidente Tondo e al ministro Zaia, si impegnino fino in fondo e
con determinazione per impedire che al Veneto siano assegnate sia
le sedi gestionali del DOC che la sede stessa del Consorzio. E'
questa un'azione necessaria e doverosa per tutelare gli
imprenditori agricoli del Carso triestino, in particolare i
viticoltori, che non hanno posto obiezioni di principio
all'operazione e che ora si vedrebbero tagliati fuori e relegati
a un ruolo marginale e non dignitoso. Ciò non toglie che la sede
operativa possa essere dislocata nella zona di maggiore
produzione del vino medesimo, ma lo sdoppiamento delle sede, una
per gli aspetti della valorizzazione e l'altra di tipo
tecnico-commerciale, darebbe la giusta sottolineatura
dell'interregionalità della DOC medesima.
"Non possiamo non rilevare infine, rilevano Gabrovec e Sasco, che
dalla politica ci sono state in passato molte altre promesse a
vari livelli, non da ultimo gli impegni della Giunta regionale in
merito alla questione dei siti di Natura 2000 del Carso, che
mirano a individuare e disporre possibilità concrete di
intervento a favore dello sviluppo dell'agricoltura del Carso
triestino con particolare attenzione a recupero, bonifica e
riconversione alla viticoltura delle aree degradate e
storicamente interessate dall'antico vitigno del Prosecco. Ora è
il momento di passare dalle parole ai fatti, compresa la
semplificazione burocratica per superare i vincoli di ogni genere
che persistono nell'area carsica".