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Pens: Ferone, welfare, giusto prevedere minimo residenza

05.10.2009
16:12
(ACON) Trieste, 05 ott - COM/MPB - "La proposta di legge 39 relativa alle modifiche legislative a sostegno dei soggetti che risiedono o prestano attività lavorativa in regione, che sarà discussa domani in Consiglio regionale, sarà fortemente mitigata da emendamenti di maggioranza proprio perché - dichiara in una nota il Consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone - si sente la necessità di varare una legge quanto più equa e intelligente possibile.

"Un fatto è certo - continua Ferone - questo progetto di legge recepisce quella che è un'esigenza sollecitata da tantissimi cittadini.

"Le risorse di cui la Regione dispone sono sempre meno - evidenzia il rappresentante del Partito Pensionati - e prevedere un periodo minimo di residenza, in Italia e in Friuli Venezia Giulia, per l'accesso ai servizi di prima infanzia, per misure di sostegno alle famiglie e alla non autosufficienza, per il diritto allo studio e all'edilizia residenziale pubblica, serve a tutelare chi in questa regione vive, lavora, paga le tasse e contribuisce alla sua crescita sociale. Quindi non si tratta di un provvedimento razzista, ma di un'iniziativa che rispecchia il comune sentire di larga parte della società regionale e perfettamente in linea - a giudizio di Ferone - con i principi costituzionali.

"Credo che sia assurdo pretendere che chiunque possa venire in Friuli Venezia Giulia e vantare solo diritti - conclude il consigliere - senza avere alcun legame concreto con il nostro territorio".