Pens: Ferone, welfare, giusto prevedere minimo residenza
(ACON) Trieste, 05 ott - COM/MPB - "La proposta di legge 39
relativa alle modifiche legislative a sostegno dei soggetti che
risiedono o prestano attività lavorativa in regione, che sarà
discussa domani in Consiglio regionale, sarà fortemente mitigata
da emendamenti di maggioranza proprio perché - dichiara in una
nota il Consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi
Ferone - si sente la necessità di varare una legge quanto più
equa e intelligente possibile.
"Un fatto è certo - continua Ferone - questo progetto di legge
recepisce quella che è un'esigenza sollecitata da tantissimi
cittadini.
"Le risorse di cui la Regione dispone sono sempre meno -
evidenzia il rappresentante del Partito Pensionati - e prevedere
un periodo minimo di residenza, in Italia e in Friuli Venezia
Giulia, per l'accesso ai servizi di prima infanzia, per misure di
sostegno alle famiglie e alla non autosufficienza, per il diritto
allo studio e all'edilizia residenziale pubblica, serve a
tutelare chi in questa regione vive, lavora, paga le tasse e
contribuisce alla sua crescita sociale. Quindi non si tratta di
un provvedimento razzista, ma di un'iniziativa che rispecchia il
comune sentire di larga parte della società regionale e
perfettamente in linea - a giudizio di Ferone - con i principi
costituzionali.
"Credo che sia assurdo pretendere che chiunque possa venire in
Friuli Venezia Giulia e vantare solo diritti - conclude il
consigliere - senza avere alcun legame concreto con il nostro
territorio".