CR: pdl interventi sociali, approvati tutti gli articoli (6)
(ACON) Trieste, 06 ott - ET - Dopo la sospensione dei lavori,
avvenuta a causa dell'esposizione di uno striscione di protesta,
il gruppo del PD ha abbandonato l'Aula.
Prima di questo fatto è stato approvato l'articolo 4, sulle norme
integrative in materia di diritto allo studio. Sono destinatari
degli assegni di studio gli alunni iscritti a scuole dell'obbligo
e secondarie non statali, parificate o paritarie o riconosciute
con titolo di studio con valore legale, appartenenti a un nucleo
familiare in cui almeno uno dei genitori risiede o presta
attività lavorativa da almeno 5 anni - invece che 15, come
proposto originariamente - anche non continuativi, in Italia, di
cui 1 in Friuli Venezia Giulia. L'emendamento approvato porta la
firma di Narduzzi (LN) e Galasso (PdL). Il gruppo dell'UDC - con
il capogruppo Edoardo Sasco - ha preannunciato voto d'astensione,
perché per il gruppo centrista si sarebbe potuto fare di più e
non prevedere limiti d'accesso a questo beneficio. Dello stesso
avviso anche PD, SA e IdV-Cittadini. Dai banchi del PdL, una
forte richiesta a ridimensionare i toni del dibattito.
Le previsioni all'articolo 5 inerenti il Fondo per l'autonomia
possibile e per l'assistenza a lungo termine, sono da ora rivolte
a persone - qui la differenza apportata dall'emendamento a firma
dei capigruppo della maggioranza - residenti in regione e non più
solo a chi, più genericamente, non può provvedere alla cura della
propria persona.
All'articolo 6 i tre capigruppo, Narduzzi, Galasso e Sasco, hanno
proposto e visto accettare la modifica che porta a 10 anni di
residenza o lavoro sul territorio nazionale di cui 1 in regione,
il limite minimo per poter beneficiare degli interventi di
edilizia convenzionata, agevolata e sostegno alle locazioni.
Con un emendamento aggiuntivo i capigruppo di maggioranza hanno
proposto che si prescindesse dal requisito di residenza e
dell'attività lavorativa per i corregionali all'estero e i loro
discendenti che si ristabiliscono in regione, come anche per
coloro che prestano servizio presso le Forze armate e di polizia.
La previsione è stata estesa anche per i provvedimenti che
riguardano il bonus bebè e la Carta famiglia.
Modificato anche il titolo della legge. Narduzzi, Galasso e Sasco
hanno proposto e visto approvare una nuova denominazione: Norme
per la valorizzazione della residenza o dell'attività lavorativa
in Italia ed in regione per l'accesso ai servizi dello stato
sociale.
(segue)