News


SA-PRC: Kocijancic,sul Prosecco disattesi impegni e promesse

06.10.2009
16:59
(ACON) Trieste, 06 ott - COM/AB - C'è un detto in sloveno (prepeljati nekoga zejnega cez vodo) che, tradotto letteralmente in italiano, suonerebbe: condurre qualcuno assetato oltre l'acqua. E' quello che sta succedendo ai nostri viticoltori, che hanno riposto invano la loro fiducia prima nella Giunta regionale, poi nella Lega Nord, poi nel ministro leghista alle politiche agricole, giunto fino a Prosecco a fine agosto per piantare una vite di Glera, il vitigno autoctono dal quale trae origine il famoso vino frizzante che prende il suo nome proprio da quel luogo sul Carso triestino.

Le affermazioni sono del consigliere regionale della SA-PRC Igor Kocijancic che aggiunge.

Tutti abbiamo assistito ai pubblici impegni che, a partire dalla Giunta e dalla maggioranza regionale, per finire con il ministro Zaia, non hanno mancato di ribadire che il territorio dal quale trae origine il Prosecco sarebbe stato valorizzato con una serie di interventi, non ultimo la creazione di un centro territoriale per la promozione del Prosecco DOC nel luogo dal quale trae la propria denominazione.

Adesso, come spesso accade, tutti si rimangiano parole, impegni e promesse. I nostri territori e i nostri viticoltori rischiano di rimanere senza alcuna reale contropartita. Il grande Veneto fa la voce grossa e tenta di emarginare le giuste rivendicazioni dei nostri territori. Bisogna fare come hanno fatto gli ungheresi nella vicenda del Tokaj: presentare un bel ricorso nelle competenti sedi. Vi è l'autorevole precedente del Tokaj che fa ben sperare su un esito positivo di tale ricorso.

Al punto in cui si è arrivati - conclude Kocijancic - contro chi non vuol sentire ragioni e disattende gli impegni presi, la strada del ricorso diventa un percorso obbligato, una questione di dignità.