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PD: Menis, politica populista e demagogica della Lega Nord

06.10.2009
17:07
(ACON) Trieste, 06 ott - COM/AB - Il dibattito in corso in Consiglio regionale sulla riforma degli interventi sociali in favore dei residenti in Friuli Venezia Giulia è l'ennesima riprova della politica populista e demagogica della Lega Nord. Un modo di fare politica fatto di slogan e titoli sui giornali, ma povero di risultati.

A sostenerlo è Paolo Menis, consigliere d'opposizione del PD, che ha commentato così il balletto di cifre che ha fatto da cornice alla discussione dell'articolato della proposta di legge 39. Dalle richieste originarie di 15 anni di residenza per alcuni benefici si è passati a chiederne otto, in alcuni casi a cinque a addirittura uno soltanto come nel caso del Fondo per l'abbattimento delle rette per i servizi per la prima infanzia. Alcuni articoli sono stati soppressi perché erano già stati oggetto di precedenti interventi normativi, come nel caso della carta famiglia. Soppresso anche l'articolo in merito agli assegni di studio per le spese di trasporto scolastico e l'acquisto dei libri di testo. Insomma, un vero colabrodo, di cui per fortuna resta ben poco - ha commentato Menis - che rende però molto bene l'idea di come una certa parte politica interpreta il suo ruolo. È la tecnica delle sparate, che vanno bene per riempire il titolo di un giornale ma sono del tutto inutili per governare. Si cerca di vendere le battaglie ai propri elettori consci che, realtà alla mano, si potrà fare ben poco. L'ennesimo spot, l'ultimo di una lunga serie, ha concluso il consigliere, che va dal test sui dialetti per gli insegnanti, ai vagoni della metropolitana riservati ai milanesi fino alle serate a Sanremo per le canzoni dialettali. Solo fumo negli occhi spesso usato ad arte per distrarre l'attenzione dei cittadini dai veri problemi del territorio.