CR: lingua tedesca, relatore Antonaz (13)
(ACON) Trieste, 06 ott - RC - Con due legislature, e con due
maggioranze diverse, si auspica la chiusura del percorso sulle
lingue minoritarie in regione. La considerazione è del relatore
per il gruppo della SA Roberto Antonaz.
E' un fatto di grande rilievo, che con rammarico - ha ammesso il
consigliere - non siamo riusciti a completare nella scorsa
legislatura come ci eravamo prefissati, anche perché il percorso
è stato tutt'altro che agevole per resistenze di natura
trasversale. Ora, però, l'approvazione all'unanimità in
Commissione della presente proposta ci fa intendere che il
dibattito anche aspro che ha accompagnato le leggi sullo sloveno
e sul friulano non sia stato vano, e che una nuova consapevolezza
sia maturata tra le forze politiche e in larga parte
dell'opinione pubblica.
Questa constatazione tuttavia lascia intatta la distanza,
talvolta siderale, tra gli argomenti e le motivazioni che
spingono a sostenere la tutela e la valorizzazione delle nostre
lingue minoritarie, e domani su un piano diverso i dialetti. Si
tratta di diversità di fondo, politico-culturali - ha
sottolineato Antonaz - le stesse che determinano visioni
differenti della società.
C'è chi vede nel sostegno alla propria lingua madre un rifugio
dove rinchiudersi per non farsi contaminare dalle migrazioni e
dalle altre culture che rischiano di travolgere il "buon tempo"
passato, e quindi ne fa un elemento di distinzione,
gerarchicamente sovra-ordinato. E chi vede in ciò una difesa
della nostra storia e della nostra cultura, che devono
confrontarsi e arricchirsi con le altre storie e le altre culture
per sfuggire assieme a una globalizzazione che tutto piega al
"pensiero unico". Io sostengo convintamene questa seconda
impostazione, per questo ritengo infondata ogni contrapposizione
tra studio e recupero della propria lingua o variante della
lingua, ancorché minoritaria, e la conoscenza dell'inglese, del
cinese o altro.
(segue)