CR: lingua tedesca, relatore Picco (11)
(ACON) Trieste, 06 ott - RC - Per Enore Picco, relatore per il
gruppo della Lega Nord, la norma rappresenta un ulteriore
tassello dell'opera di valorizzazione delle minoranze
linguistiche storiche presenti in Friuli Venezia Giulia
riconosciute dalla legge nazionale 482/1999, dopo che la Regione
ha già emanato quelle per la valorizzazione della lingua slovena
(LR 26/2007) e della lingua friulana (LR 29/2007).
Purtroppo - ha aggiunto Picco - la legge sul friulano è stata
recentemente oggetto di rilievi da parte della Corte
costituzionale per le parti in cui sono state compiute scelte più
radicali e coraggiose rispetto al disposto della 482. Resta,
comunque, impregiudicata la volontà di tutela della lingua
friulana, oggetto di apposita disciplina dal 1996.
Entrando nel merito, il consigliere ha spiegato l'intenzione di
proteggere la minoranza di lingua tedesca presente in Valcanale
(Kanaltal), nella località di Timau (Tischlbong) in Comune di
Paluzza e nel Comune di Sauris (Zahre). La norma prevede inoltre
che possano essere disposte particolari forme di valorizzazione
delle locali varietà tedesche di Timau e Sauris, che assumono
ancor oggi peculiari caratteristiche che richiamano le antiche
parlate sud-bavaresi di tipo carinziano-tirolese.
Non manca, poi, la possibilità di promuovere iniziative di
collaborazione tra le varie realtà linguistiche della nostra e
delle altre regioni italiane, ma anche con i Paesi europei e i
territori in cui è storicamente presente la lingua tedesca, in
attuazione dell'articolo 117 della Costituzione che ha
riconosciuto, in seguito alla riforma del 2001, un ruolo
importante alle Regioni anche in materia di relazioni
internazionali.
Per quanto riguarda gli interventi relativi alla pubblica
amministrazione, è previsto l'uso orale e scritto della lingua
tedesca negli uffici regionali, provinciali e degli enti locali
nei territori interessati dalla presente proposta di legge; la
scrittura dei nomi nonché delle località nel rispetto dei segni
diacritici dell'alfabeto tedesco e di toponomastica; la
promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale, storico
e artistico delle minoranze di lingua tedesca.
Previsto l'utilizzo della lingua tedesca nel servizio
radiotelevisivo con il finanziamento dell'attivazione e del
potenziamento di impianti di diffusione e la stipula di apposite
convenzioni con la società concessionaria del servizio pubblico
radiotelevisivo e con emittenti private locali per programmi in
lingua tedesca.
Risulta strategico, infine, per il consigliere Picco,
l'insegnamento della lingua tedesca nelle scuole di ogni ordine e
grado ove siano presenti minoranze di lingua tedesca, nel
rispetto dell'autonomia scolastica, mediante l'incremento
dell'offerta formativa.
(segue)