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PD: Della Mea, ancora indisponibili i fondi per le imprese

07.10.2009
14:27
(ACON) Trieste, 07 ott - COM/AB - Sono trascorsi 4 mesi - osserva il consigliere regionale del PD Sandro Della Mea - dalla promulgazione della legge anticrisi e le risorse destinate alle imprese non possono ancora essere utilizzate. Le affermazioni di Carlo Faleschini, presidente della Confartigianato di Udine, sono quindi corrette. Sin dall'inizio della discussione di questa legge, il nostro gruppo consiliare aveva ricordato e chiesto alla Giunta di assumere misure con caratteristiche di rapide per l'erogazione delle risorse perché le aziende avessero quanto prima la disponibilità effettiva dei fondi.

A oggi, con una crisi che continua a minare il nostro sistema economico, con le costanti richieste delle categorie economiche di avere un sostegno per garantire una ripresa soprattutto favorendo l'accesso al credito delle imprese, l'assessore Ciriani dice che ora serve che le macchine amministrative delle banche rispondano velocemente.

Burocrazia regionale e burocrazia bancaria. Sono i ben noti mali italiani.

Ieri, Emma Marcegaglia ha evidenziato come in tutto il nord est ci sia una forte restrizione del credito, che mette in sofferenza le nostre aziende e in aggiunta, pochi giorni fa, Faleschini ha denunciato il rischio usura e come molti artigiani abbiano compensato gli effetti devastanti della congiuntura economica ricorrendo, in diversi casi, a risorse familiari.

La verità è - aggiunge Della Mea - che gli aiuti non ci sono stati, anche se è stato completato l'iter regionale e non è vero che la nostra Regione sia stata veloce. Ci sono esempi in Italia, cito la Provincia autonoma di Trento, che hanno attivato con solerzia gli interventi anticongiunturali e ad aprile hanno iniziato a monitorandone gli effetti con gli Stati generali, costituiti da dirigenti e tecnici, esponenti delle realtà economiche e del mondo sindacale e docenti universitari.

In quattro mesi è stato costruito un sistema burocratico che finora non ha prodotto nulla, conclude il consigliere del PD. In Aula avevamo segnalato il rischio di creare un sistema lento e farraginoso, consci della necessità di intervenire con tempestività e efficacia per tutelare soprattutto le piccole imprese ed evitare che venisse distrutto il tessuto artigianale che è la forza della nostra regione. Non ci resta che aspettare e sperare che i fondi siano disponibili presto.