PD: Menis, quale futuro per l'informazione regionale
(ACON) Trieste, 08 ott - COM/AB - Quale futuro per
l'informazione della nostra regione? È in atto una grave minaccia
a tutto il sistema dell'informazione regionale che rischia di
compromettere due tra le maggiori testate del territorio: il
Messaggero Veneto e Il Piccolo.
A denunciarlo con un'interrogazione è il consigliere del PD Paolo
Menis. "Un comunicato dei rispettivi comitati di redazione
apparso qualche giorno fa - fa sapere Menis - ha richiamato
l'attenzione sulle possibili conseguenze dell'accorpamento dei
centri stampa e della loro localizzazione fuori regione
(presumibilmente a Padova), ipotesi ventilata dalla proprietà. Un
fatto che, se dovesse effettivamente verificarsi, rischia di
mettere in serio pericolo la qualità dell'informazione sul
territorio e di avere pesantissime ricadute sul piano
occupazionale. Ecco perché ritengo necessario un interessamento
immediato della Regione".
Il trasferimento dell'impianto fuori dal Friuli Venezia Giulia
rischia di compromettere l'operatività delle due testate da
diversi punti di vista. Lo spostamento delle rotative
comporterebbe la riduzione dell'autonomia redazionale, sarebbe
necessario anticipare di almeno un paio d'ore la chiusura dei
giornali per rispettare i tempi tecnici per la stampa e il
giornale arriverebbe (sempre salvo inconvenienti, visto che il
trasporto viaggia su gomma e attraverserebbe il difficile tratto
dell'A4) più tardi nelle edicole visto la distanza da percorrere.
Senza considerare che sarebbe necessario ridurre lo spazio
destinato alla cronaca locale, attualmente coperto dal lavoro dei
corrispondenti esterni.
Così facendo si rischia di perdere soprattutto quella che è la
ricchezza della nostra informazione, il suo collegamento con il
territorio, togliendo spazio alle notizie provenienti dai singoli
paesi. "Senza contare - a conclude Manis - il gravissimo impatto
occupazionale, visto che sono in gioco quasi un centinaio di
operatori che lavorano nella fase di tipografia e rotativa".
Menis sollecita quindi un intervento della Giunta presso la
proprietà per chiedere l'apertura di un tavolo di confronto e per
trovare una soluzione a tutela dei lavoratori. Se l'unificazione
dei centri stampa non può essere evitata, che almeno si
intervenga per garantirne l'ubicazione all'interno della nostra
regione.