PD: Moretton, il centrodestra discrimina gli alloggi ATER
(ACON) Trieste, 08 ott - COM/MPB - "Il regolamento approvato
dalla Giunta regionale che disciplina le modalità di vendita
degli alloggi popolari, introduce un nuovo principio che
preoccupa fortemente il PD. Non saranno più le ATER a definire i
piani di vendita, ma sarà la Regione a dar loro precisi
indirizzi".
Ad affermarlo, in una nota, è il capogruppo del PD Gianfranco
Moretton che avverte: "Tale sistema toglierà autonomia gestionale
e di programmazione alle ATER, le sole a conoscere il quadro
economico del patrimonio edilizio e le esigenze del fabbisogno
socio-abitativo. Il centrodestra, invece, ritorna alla politica
del tempo antico, accentrando a sé funzioni politiche e
amministrative, in palese contraddizione alle espresse volontà di
federalismo e alla conclamata ampia autonomia dei sistemi
territoriali di governo.
"Le azioni previste dal regolamento - prosegue il consigliere -
creano evidenti disparità fra i cittadini che possono accedere
solo al mercato privato rispetto e coloro che possono accedere
alla vendita di alloggi ATER. Questi ultimi infatti possono
beneficiare di una duplice agevolazione: il pagamento rateizzato
in trenta anni a tassi molto al di sotto di quelli di mercato,
nonché l'accesso al contributo di edilizia agevolata.
"II PD lancia l'allarme ritenendo assurda la vendita di 1200
alloggi, in quanto, con gli indirizzi obbligatori della Regione,
salterà tutta la programmazione delle ATER, e di conseguenza sarà
impossibile dare una risposta di alloggio popolare a chi ne ha
più bisogno. Senza contare poi che la vendita degli alloggi non
consentirà di incrementare il patrimonio ATER perché la vendita,
con le modalità previste dal regolamento regionale, non è
adeguatamente remunerativa: si vende oggi ma - spiega Moretton -
si incassa in trenta anni e il rapporto di vendita è di 5 alloggi
per costruirne 1, però in tempi biblici.
"La vendita del patrimonio pubblico di alloggi popolari farà
mancare alle ATER il gettito dei canoni necessari al
funzionamento e alle manutenzioni delle case, tenuto conto che il
sistema ATER si autofinanzia senza alcun contributo in conto
esercizio da parte della Regione. La conseguenza grave sarà,
pertanto, di avere meno alloggi da destinare alla locazione dei
soggetti più bisognosi e meno manutenzioni per il patrimonio
dell'edilizia residenziale pubblica - conclude Moretton
sottolineando che il PD ritiene che, con questa scelta politica
del centrodestra, il sistema socio-abitativo subirà un colpo
mortale, generando ulteriori povertà, e tutto ciò in spregio
delle 8.000 persone in lista d'attesa che attendono un alloggio".