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PD: Moretton, il centrodestra discrimina gli alloggi ATER

08.10.2009
17:05
(ACON) Trieste, 08 ott - COM/MPB - "Il regolamento approvato dalla Giunta regionale che disciplina le modalità di vendita degli alloggi popolari, introduce un nuovo principio che preoccupa fortemente il PD. Non saranno più le ATER a definire i piani di vendita, ma sarà la Regione a dar loro precisi indirizzi".

Ad affermarlo, in una nota, è il capogruppo del PD Gianfranco Moretton che avverte: "Tale sistema toglierà autonomia gestionale e di programmazione alle ATER, le sole a conoscere il quadro economico del patrimonio edilizio e le esigenze del fabbisogno socio-abitativo. Il centrodestra, invece, ritorna alla politica del tempo antico, accentrando a sé funzioni politiche e amministrative, in palese contraddizione alle espresse volontà di federalismo e alla conclamata ampia autonomia dei sistemi territoriali di governo.

"Le azioni previste dal regolamento - prosegue il consigliere - creano evidenti disparità fra i cittadini che possono accedere solo al mercato privato rispetto e coloro che possono accedere alla vendita di alloggi ATER. Questi ultimi infatti possono beneficiare di una duplice agevolazione: il pagamento rateizzato in trenta anni a tassi molto al di sotto di quelli di mercato, nonché l'accesso al contributo di edilizia agevolata.

"II PD lancia l'allarme ritenendo assurda la vendita di 1200 alloggi, in quanto, con gli indirizzi obbligatori della Regione, salterà tutta la programmazione delle ATER, e di conseguenza sarà impossibile dare una risposta di alloggio popolare a chi ne ha più bisogno. Senza contare poi che la vendita degli alloggi non consentirà di incrementare il patrimonio ATER perché la vendita, con le modalità previste dal regolamento regionale, non è adeguatamente remunerativa: si vende oggi ma - spiega Moretton - si incassa in trenta anni e il rapporto di vendita è di 5 alloggi per costruirne 1, però in tempi biblici.

"La vendita del patrimonio pubblico di alloggi popolari farà mancare alle ATER il gettito dei canoni necessari al funzionamento e alle manutenzioni delle case, tenuto conto che il sistema ATER si autofinanzia senza alcun contributo in conto esercizio da parte della Regione. La conseguenza grave sarà, pertanto, di avere meno alloggi da destinare alla locazione dei soggetti più bisognosi e meno manutenzioni per il patrimonio dell'edilizia residenziale pubblica - conclude Moretton sottolineando che il PD ritiene che, con questa scelta politica del centrodestra, il sistema socio-abitativo subirà un colpo mortale, generando ulteriori povertà, e tutto ciò in spregio delle 8.000 persone in lista d'attesa che attendono un alloggio".