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PdL: Ciani, riforma pubblico impiego ma con intelligenza

09.10.2009
16:03
(ACON) Trieste, 09 ott - COM/AB - "Sì alla riforma del pubblico impiego, ma con grande intelligenza, evitando approcci troppo cattedratici che possono portare a una pubblica amministrazione meno funzionale e rendere i dipendenti pubblici alla stregua di soggetti inutili e trascurati".

Ad affermarlo è il consigliere regionale del PdL Paolo Ciani, che entra nel merito del riassetto della pubblica amministrazione.

"Si avvia, seppur in maniera preliminare, con due delibere della Giunta regionale - rileva Ciani - un riassetto organizzativo dell'apparato regionale e delle sua funzioni. Una prima fase che prevede in tempi relativamente stretti una riforma complessiva non soltanto dell'apparato burocratico regionale, ma anche di tutto il pubblico impiego della nostra Regione".

"Inevitabilmente si cercherà di semplificare e razionalizzare nell'ottica dell'efficacia, dell'efficienza e della trasparenza, anche nel comparto della sanità che mai fino ad ora era stato ricompresso nel pubblico impiego. In quest'ottica sarà necessario, ad esempio, equiparare gli stipendi tabellari, ora diversi fra comparto sanità e pubblico impiego nei settori amministrativi e tecnici".

"In tema di riassetti complessivi si dovrà valutare con attenzione le dotazioni organiche di ogni singola direzione o servizio ed eliminare qualche servizio, comprese anche le forse troppe posizioni organizzative, spesso legate a una sola figura dipendente. Parallelamente - conclude Ciani - non andranno ampliate le dotazioni di personale politico al servizio di gruppi e assessorati e si dovrà fare minor ricorso possibile al lavoro interinale, più costoso di quello interno e non funzionale in un'ottica di specializzazione e formazione delle singole aree d'intervento".