PD: Moretton, necessaria lungimirante politica d'integrazione
(ACON) Trieste, 09 ott - COM/ET - Esaminare con più attenzione
la legge sugli interventi sociali, approvata la scorsa settimana
dal Consiglio regionale, perché nella sua configurazione e
applicazione concreta, in taluni casi risulta discriminante anche
per gli stessi abitanti della regione.
E' quanto afferma il capogruppo del PD in Consiglio regionale,
Gianfranco Moretton, spiegando che l'uscita dall'Aula del PD è
stata una manifestazione di assoluta disapprovazione. "La legge -
così il consigliere - ancorché corretta in alcuni passaggi, resta
fortemente discriminante per chi vive e lavora regolarmente nella
nostra regione. Del resto così com'è concepita, rischia anche la
bocciatura della Corte costituzionale, perché in essa si
contraddicono certi principi che sono legge a livello nazionale
ed europeo.
"Ma, ciò che maggiormente ci rende assolutamente estranei a
questa normativa - continua Moretton - sono talune discriminanti
che riguardano anche il mondo dell'infanzia e quello giovanile,
come nel caso delle scuole parificate o paritarie". Per
l'esponente dell'opposizione le previsioni normative varate
dall'Assemblea regionale creano un'incomprensibile distinzione e
limitano la libera scelta dei cittadini.
"E' chiaro - sostiene il capogruppo - che forse il centro-destra
non ha considerato il possibile conflitto sociale che ne potrebbe
derivare. Il Popolo della Libertà è costretto a subire quanto
imposto dalla Lega Nord, mentre risulta indispensabile per la
maggioranza trovare una condivisione per regolare l'integrazione
e l'accoglienza, consentendo così una migliore convivenza in una
società che sarà sempre più multietnica.
"Con questa prospettiva - conclude Moretton - riteniamo sia
necessario trovare dei percorsi comuni, che mirino soprattutto a
tutelare indistintamente i cittadini del Friuli Venezia Giulia,
puntando a una normativa che consenta la crescita sociale e
culturale e che valga per il presente ma anche e soprattutto per
il futuro".