UDC: Sasco, a breve proposta di legge su scuole paritarie
(ACON) Trieste, 14 ott - COM/AB - L'UDC non è indifferente al
tema del sostegno alle famiglie degli alunni che frequentano le
scuole paritarie e sta lavorando a una propria proposta di legge,
da affiancare a quella presentata da PdL e Lega Nord.
Lo precisa il capogruppo consiliare regionale UDC, Edoardo Sasco,
che aggiunge:
"E' vero che sulla questione abbiamo convenuto con l'assessore
all'istruzione e cultura Molinaro che, calendario consiliare alla
mano, non vi erano estremi d'urgenza, anche perché la Giunta
regionale ha per il momento altre priorità e sui i contributi per
l'abbattimento delle rette di frequenza delle scuole paritarie
c'è già certezza di prosecuzione dell'erogazione anche per il
futuro.
"Questa proposta - aggiunge Sasco - è quanto mai discutibile sia
sui contenuti che sui tempi di presentazione, perché mentre
veniva presentata, Lega Nord e PdL negavano i medesimi
finanziamenti ai frequentanti di origine straniera non residenti
da almeno otto anni, negando in questo modo l'effettiva libertà
di scelta scolastica, che sta alla base della parità tra scuole
statali e non statali.
"Un'incongruenza di non poco conto - evidenzia il capogruppo UDC
- che ci porta a considerare che con una proposta nuova si
voglia superare il venir meno di un principio di fondo, come
quello della necessità d'integrare attraverso la scuola coloro
che saranno i cittadini italiani del domani. In ogni caso il
problema ci è noto e abbiamo al riguardo idee similari che
vorremmo prima confrontare con gli operatori delle scuole
paritarie e con le famiglie dei frequentanti.
"Noi vogliamo introdurre un equo quoziente familiare - afferma
Sasco - che non penalizzi in modo particolare le famiglie dei
lavoratori dipendenti, che con il semplice meccanismo dell'Irpef
verrebbero sfavorite rispetto a buona parte dei liberi
professionisti. Infine, abbiamo l'intenzione di applicare
realmente il principio di sussidiarietà, affidando l'istruttoria
delle domande di contributo per i buoni scolastici direttamente
alle scuole paritarie, saltando il passaggio delle Province e
introducendo l'opportunità di informatizzare l'intera procedura.
Un progetto che si rifà alla positiva esperienza della Regione
Lombardia e che attribuisce alla Giunta regionale, previo
confronto con la Commissione consiliare permanente, la fissazione
delle tabelle sia degli indicatori annui del quoziente familiare
sia l'entità dei contributi".