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UDC: Salvador, vigilare su protocollo applicativo per RU 486

30.10.2009
16:05
(ACON) Trieste, 30 ott - COM/AB - L'assessore alla Salute, Vladimir Kosic ha affermato che la Regione vigilerà sul rispetto della legge 194 nella somministrazione anche in regione della RU 486, la cosiddetta pillola abortiva.

Lo ha detto rispondendo a una interrogazione del consigliere regionale dell'UDC Maurizio Salvador che aveva chiesto chiarimenti circa le linee applicative riguardanti l'introduzione della RU 486 nelle strutture ospedaliere regionali e come la Regione intendesse vigilare per il rispetto della normativa.

L'assessore ha spiegato che la possibilità di utilizzare una pillola rispetto a un intervento chirurgico porta con sé il rischio che vengano messi in discussione i passaggi del percorso di accompagnamento all'aborto previsti dalla legge.

"Il fatto che la pillola possa in qualche maniera bypassare quanto prevede la 194 ci preoccupa molto - ha affermato Kosic. Prevedendo la somministrazione della RU 486 in ospedale, il nostro timore è che ci si possa recare lì senza passare per il consultorio. Rischia, quindi, di saltare il percorso di accompagnamento che invece è previsto dalla legge".

Per evitare questo pericolo, l'assessorato alla Salute predisporrà a breve un'informativa rivolta ai consultori familiari, alle strutture socio-sanitarie e ai singoli operatori sull'assistenza alla donna, anche con riferimento alle possibilità di aborto terapeutico farmacologico e fornirà le necessarie indicazioni alle strutture sanitarie deputate alla pratica dell'aborto terapeutico per la corretta acquisizione della documentazione necessaria a permettere l'interruzione volontaria della gravidanza e per la corretta informazione alla donna in merito alle procedure e alle conseguenze dell'aborto terapeutico con intervento farmacologico, garantendo l'effettuazione di quest'ultimo entro i termini temporali imposti dalla determinazione Aifa.

"Siamo soddisfatti della risposta dell'assessore - ha affermato Salvador - perché ha colto le preoccupazioni che animano il mondo cattolico e non solo nel dibattito in corso sui protocolli applicativi della RU 486 anche in relazione al messaggio che si da ai giovani. Contiamo che l'assessore continui a vigilare sulla corretta applicazione della legge 194 nella nostra regione".