UDC: Salvador, vigilare su protocollo applicativo per RU 486
(ACON) Trieste, 30 ott - COM/AB - L'assessore alla Salute,
Vladimir Kosic ha affermato che la Regione vigilerà sul rispetto
della legge 194 nella somministrazione anche in regione della RU
486, la cosiddetta pillola abortiva.
Lo ha detto rispondendo a una interrogazione del consigliere
regionale dell'UDC Maurizio Salvador che aveva chiesto
chiarimenti circa le linee applicative riguardanti l'introduzione
della RU 486 nelle strutture ospedaliere regionali e come la
Regione intendesse vigilare per il rispetto della normativa.
L'assessore ha spiegato che la possibilità di utilizzare una
pillola rispetto a un intervento chirurgico porta con sé il
rischio che vengano messi in discussione i passaggi del percorso
di accompagnamento all'aborto previsti dalla legge.
"Il fatto che la pillola possa in qualche maniera bypassare
quanto prevede la 194 ci preoccupa molto - ha affermato Kosic.
Prevedendo la somministrazione della RU 486 in ospedale, il
nostro timore è che ci si possa recare lì senza passare per il
consultorio. Rischia, quindi, di saltare il percorso di
accompagnamento che invece è previsto dalla legge".
Per evitare questo pericolo, l'assessorato alla Salute
predisporrà a breve un'informativa rivolta ai consultori
familiari, alle strutture socio-sanitarie e ai singoli operatori
sull'assistenza alla donna, anche con riferimento alle
possibilità di aborto terapeutico farmacologico e fornirà le
necessarie indicazioni alle strutture sanitarie deputate alla
pratica dell'aborto terapeutico per la corretta acquisizione
della documentazione necessaria a permettere l'interruzione
volontaria della gravidanza e per la corretta informazione alla
donna in merito alle procedure e alle conseguenze dell'aborto
terapeutico con intervento farmacologico, garantendo
l'effettuazione di quest'ultimo entro i termini temporali imposti
dalla determinazione Aifa.
"Siamo soddisfatti della risposta dell'assessore - ha affermato
Salvador - perché ha colto le preoccupazioni che animano il mondo
cattolico e non solo nel dibattito in corso sui protocolli
applicativi della RU 486 anche in relazione al messaggio che si
da ai giovani. Contiamo che l'assessore continui a vigilare sulla
corretta applicazione della legge 194 nella nostra regione".