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PdL: Bucci, utilizzare le carcasse dei cinghiali per risarcire i danni

31.10.2009
13:07
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/MPB- Modificare gli orari di caccia e il calendario venatorio per la specie dei cinghiali e utilizzare le carcasse per la vendita delle carni, in modo da ottenere denaro utile per risarcire i danni provocati dagli animali ad agricoltori, proprietari di fondi ed automobilisti.

A chiederlo i consiglieri regionali del Pdl Maurizio Bucci, Alessandro Colautti, Luigi Cacitti, Daniele Galasso, Roberto Marin, Gaetano Valenti e Franco Dal Mas in un’interrogazione presentata all’assessore competente.

La presenza dei cinghiali sul territorio regionale si sta moltiplicando in maniera esponenziale - rileva il primo firmatario dell’interrogazione Maurizio Bucci - tanto che a Trieste la loro presenza è stata segnalata perfino nelle aree periurbane della città. Un aumento che comporta un problema serio sia per i danni alle colture agricole che per l’incolumità delle persone.

I cinghiali rappresentano, infatti, un grave pericolo sia per la sicurezza della circolazione che per le aziende agricole, senza dimenticare che i cittadini, in particolar modo di Trieste, sono preoccupati per la propria incolumità nel raggiungere le abitazioni, soprattutto nelle ore serali.

Per questo - prosegue l’esponente del PdL - è necessario e urgente intervenire, anche per limitare l’aumento esponenziale della popolazione di cinghiali che ha, peraltro, un indice di proliferazione molto alto in assenza di competitori e predatori. In quest’ottica sarebbe opportuno, innanzi tutto, attivare un miglior coordinamento tra la Regione e le Province al fine di gestire in maniera più efficace i piani di abbattimento e per modificare gli orari di caccia e il calendario venatorio per la specie cnghiale, consentendo così ai cacciatori di prestare un servizio utile alla comunità intera.

E’ necessario intervenire anche sotto il profilo igienico-sanitario - conclude Bucci - tramite un’apposita convenzione con il servizio veterinario della Regione, affinché le carcasse dei cinghiali, una volta controllate, siano utilizzabili ai fini dell’alimentazione umana. In questo modo si potrebbe ricavare dalla vendita delle carni denaro utile per risarcire i danni fisici e materiali provocati dagli animali.