PD: Lupieri, ambulatori per immigrati, Kosic dica no a Lega
(ACON) Trieste, 02 nov - COM/DT - Contro la mozione presentata
dalla Lega Nord che vuole la chiusura degli ambulatori per gli
immigrati clandestini si scaglia Sergio Lupieri. Secondo il
consigliere regionale del PD "parliamo di un qualcosa che va
contro la Costituzione: nell'articolo 32 della nostra Carta,
infatti, si afferma come la Repubblica italiana tuteli la salute
come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della
collettività nonché garantisca le cure gratuite agli indigenti.
"Ma oltre che violare la Costituzione - così ancora Lupieri - la
proposta indecente della Lega va contro le più elementari norme
di igiene, profilassi e prevenzione in quanto, se realizzata,
lascerebbe gli immigrati senza assistenza e quindi senza
controllo sanitario. Con il fondato pericolo che malattie oggi
debellate (come la tubercolosi, ad esempio) potrebbero ritornare
a causa di focolai di infezione portati da immigrati senza cure o
controlli.
"Le spese per gli ambulatori per stranieri sono dell'ordine di
qualche migliaio di euro e quindi assolutamente irrilevanti
rispetto alla funzione che ricoprono. Inoltre, esistono
finanziamenti statali per portare avanti progetti che vadano in
questa direzione Ma l'assessore regionale alla Salute Vladimir
Kosic non può sottrarsi alla sua responsabilità politica
demandando la decisione di chiudere o meno questi ambulatori ai
direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere: la
decisione è tutta politica, e spetta all'assessore e alla Giunta
di cui fa parte.
"Quindi - aggiunge il consigliere del Partito Democratico - sono
inaccettabili le dichiarazioni di Kosic che sorprendono per la
loro illogicità. Mi aspetto dalla Giunta Tondo un rifiuto totale
rispetto a questa richiesta della Lega, un no che dimostri come
questa maggioranza non sia, almeno su certi argomenti,
completamente soggiogata ai diktat leghisti.
"La Lega invece - conclude Lupieri - prosegue su una politica
tutta ideologica, populista e demagogica, che mette in
discussione principi universali quali la solidarietà e il
rispetto dei diritti-doveri di tutte le persone".