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PD: Lupieri, ambulatori per immigrati, Kosic dica no a Lega

02.11.2009
15:18
(ACON) Trieste, 02 nov - COM/DT - Contro la mozione presentata dalla Lega Nord che vuole la chiusura degli ambulatori per gli immigrati clandestini si scaglia Sergio Lupieri. Secondo il consigliere regionale del PD "parliamo di un qualcosa che va contro la Costituzione: nell'articolo 32 della nostra Carta, infatti, si afferma come la Repubblica italiana tuteli la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività nonché garantisca le cure gratuite agli indigenti.

"Ma oltre che violare la Costituzione - così ancora Lupieri - la proposta indecente della Lega va contro le più elementari norme di igiene, profilassi e prevenzione in quanto, se realizzata, lascerebbe gli immigrati senza assistenza e quindi senza controllo sanitario. Con il fondato pericolo che malattie oggi debellate (come la tubercolosi, ad esempio) potrebbero ritornare a causa di focolai di infezione portati da immigrati senza cure o controlli.

"Le spese per gli ambulatori per stranieri sono dell'ordine di qualche migliaio di euro e quindi assolutamente irrilevanti rispetto alla funzione che ricoprono. Inoltre, esistono finanziamenti statali per portare avanti progetti che vadano in questa direzione Ma l'assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic non può sottrarsi alla sua responsabilità politica demandando la decisione di chiudere o meno questi ambulatori ai direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere: la decisione è tutta politica, e spetta all'assessore e alla Giunta di cui fa parte.

"Quindi - aggiunge il consigliere del Partito Democratico - sono inaccettabili le dichiarazioni di Kosic che sorprendono per la loro illogicità. Mi aspetto dalla Giunta Tondo un rifiuto totale rispetto a questa richiesta della Lega, un no che dimostri come questa maggioranza non sia, almeno su certi argomenti, completamente soggiogata ai diktat leghisti.

"La Lega invece - conclude Lupieri - prosegue su una politica tutta ideologica, populista e demagogica, che mette in discussione principi universali quali la solidarietà e il rispetto dei diritti-doveri di tutte le persone".