Pari opp./Corecom: presentato monitoraggio donne e politica
(ACON) Trieste, 10 nov - MPB - "Il percorso compiuto dalle
donne nelle istituzioni è ancora troppo fragile e in troppe
situazioni la presenza è declinata al maschile, mentre é
indispensabile che sia espressa in egual misura: la presenza
paritaria di donne e uomini capaci non può che migliorare la
società".
La presidente della Commissione pari opportunità Santa Zannier ha
commentato così quanto emerso dal monitoraggio della campagna
elettorale per le recenti elezioni europee e amministrative,
curato dal Corecom FVG che, proprio su richiesta della
Commissione, ha trattato una sezione speciale dedicata a "Donne e
politica: analisi delle differenze di genere tra candidature,
risultati elettorali e visibilità nei telegiornali regionali del
Friuli Venezia Giulia".
La relazione è stata illustrata a Trieste, nella sede che ospita
la Commissione pari opportunità e il Corecom, in una conferenza
stampa congiunta dei due organismi, che - come ha affermato il
presidente del Comitato regionale per le comunicazioni, Paolo
Francia - costituisce un ulteriore passo sulla strada di una
collaborazione che si fa sempre più stretta e costruttiva. Un
lavoro che ha suscitato molto interesse, tanto che da parte di
numerosi organismi sono stati richiesti i risultati che
costituiscono un valido terreno di lavoro.
Lo studio ha riguardato la visibilità politica delle donne nei
notiziari regionali, considerando i tempi di notizia (ovvero il
tempo dedicato dal giornalista a parlare del soggetto
analizzato), di parola (ossia quello in cui il soggetto parla
direttamente) e di antenna (somma dei primi due), ma anche le
pari opportunità di genere nelle elezioni europee e i risultati
alle elezioni amministrative che hanno riguardato la Provincia di
Pordenone e 142 Comuni del territorio regionale con Sacile unico
comune con più di 15 mila abitanti.
Quanto alla visibilità, la ripartizione tendenzialmente si
attesta sul 90% del tempo dedicato agli uomini e 10% alle donne.
Una disparità di rappresentazione che per la Commissione è dovuta
a numerosi fattori, dalla percentuale di candidature femminili
nelle liste elettorali alla percentuale di fiducia/consenso che
le candidate hanno tra la popolazione votante.
L'analisi delle pari opportunità di genere all'interno delle
candidature delle liste elettorali per le europee presentate
nella seconda circoscrizione di cui fa parte il Friuli Venezia
Giulia ha innanzitutto evidenziato una presenza media delle donne
del 32,4%, essendo solo 57 sul totale di 176 candidati, con una
forbice tra il dato minimo del 15,4% e il massimo di 53,8%.
Inoltre solo il 24,6% del totale delle donne si è poi affermato
nei primi 4 posti di preferenza, ma interessante è scandagliare i
dati di lista per cogliere come poi si sono collocate nei
risultati finali tra posizioni di vertice, intermedia e di coda.
Dalle elezioni amministrative, la Provincia di Pordenone si
esprime al maschile: 96% uomini, 4% donne mentre i risultati dei
rinnovi delle amministrazioni comunali mostrano che le donne
sindaco sono l'11% del totale; il maggior numero di sindaci donna
si trova nel territorio di Gorizia (5 comuni su 9) e di Trieste
(1 comune su 3), mentre Udine e Pordenone i numeri sono
decisamente inferiori. La media della presenza femminile nei
Consigli comunali è pari al 19,9%: il Comune con la percentuale
più alta è Andreis, in provincia di Pordenone, dove oltre al
sindaco sono donne anche 7 dei 13 consiglieri.
Le quote non servono per imporre alle donne di fare politica, ma
quelle che vogliono devono poterlo fare - ha commentato la
Zannier sottolineando la necessità di incidere con la modifica
degli statuti e la previsione di quote rosa: "anche se non ci
piacciono - ha subito sottolineato - ma che sono il mezzo per una
rappresentanza femminile paritaria. Modificare gli statuti non
solo degli enti locali, ma anche dei partiti e cambiare il
vocabolario: scrivere che si promuove la presenza delle donne è
una espressione che non basta".
Per far crescere una cultura di genere è fondamentale il ruolo
dell'informazione, hanno concordato Francia e Zannier, cui hanno
fatto eco il vicepresidente del Corecom Giancarlo Serafini e la
vicepresidente della Commissione Annamaria Mozzi, secondo la
quale spesso sono donne a conseguire le lauree e i dottorati
migliori, ed è impensabile che poi spariscano dalla scena.
Occorre perciò una riflessione approfondita, anche in vista delle
prossime elezioni che si svolgeranno nel 2010.
(immagini tv)