PD: Menis, sottovalutato il problema dell'alcol
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/MPB - I dati apparsi sulla stampa
locale riconfermano l'allarme lanciato da tempo dal PD sulla
diffusione dell'alcol. Proprio dalla Regione però arrivano
segnali contrastanti, come dimostra la mozione leghista per
l'innalzamento del limite alcolemico consentito alla guida
presentata pochi mesi fa.
A sottolinearlo, in una nota, è il consigliere regionale del
Partito Democratico Paolo Menis, vicepresidente della
Commissisone sanità, evidenziando che il fenomeno dei guidatori
alterati che provocano incidenti è in costate aumento. Nonostante
questo, invece di una seria campagna di sensibilizzazione, i
provvedimenti della maggioranza vanno nella direzione opposta.
La mozione per la revisione dei tassi alcolemici depositata il 25
settembre scorso dalla Lega Nord è esemplificativa.
Con essa si chiede infatti di aumentare il tasso di alcol nel
sangue consentito alla guida di un veicolo adducendo tra le
motivazioni che "il comparto vitivinicolo risulta fortemente
penalizzato dalla disposizioni in vigore" e che "può essere
sufficiente il consumo di un paio di bicchieri di vino per essere
sanzionabili". Affermazioni che lasciano senza parole.
È davvero incomprensibile - prosegue Menis - il modo di agire del
Governo regionale. Proprio oggi viene lanciata la proposta di un
test antidroga rivolto a tutti i consiglieri mentre, all'atto
pratico, sul fronte dell'alcol che ogni anno fa molte più
vittime, non si fa nulla. È tutta pubblicità. Al contrario, nel
Piano Socio Sanitario - il vero strumento a disposizione di chi
governa in materia di prevenzione - non ci sono riferimenti
all'argomento. Tutto rischia di risolversi in una grande bolla di
sapone, tanta propaganda e zero risultati, come è stato per le
ronde. Questo però - conclude Menis - a differenza dei volontari
per la sicurezza è un problema vero.